Una bella abitudine, di quelle a cui nessuno vorrebbe mai rinunciare: perché vincere procura sensazioni meravigliose, e la nazionale italiana di ginnastica artistica ha pensato bene di continuare a farlo senza indugio. Tanto che per la terza volta nelle ultime 4 edizioni la formazione guidata dal direttore tecnico Enrico Casella s’è presa la vetta del continente: a Lipsia, nella prova a squadre che ha aperto la rassegna, è arrivata subito la medaglia d’oro nel concorso a squadre, facendo seguito a quelle conquistate nel 2022 a Monaco e nel 2024 a Rimini (la prima, storica, arrivò a Volos nel lontano 2006). In mezzo, vale sempre la pena ricordarlo, la medaglia d’argento di Parigi 2024 dietro gli Stati Uniti. Insomma, un’epoca d’oro che non vuol conoscere fine, ma che continua a regalare soddisfazioni a profusione.
- Che brave le debuttanti: l'Italia ha ricambi all'altezza
- Esposito in testa anche nel concorso individuale
Che brave le debuttanti: l’Italia ha ricambi all’altezza
Dei giochi olimpici parigini sono rimaste Manila Esposito e Alice D’Amato, che hanno saputo prendere letteralmente per mano le nuove leve della ginnastica azzurra. Sofia Tonelli, Emma Fioravanti e Giulia Perotti hanno completato la cinquina che è salita sul gradino più alto del podio, con Germania e Francia che si sono dovute accontentare delle due piazze d’onore.
Il tutto, va detto, in una gara che è stata condizionata da diversi errori, anche da parte delle italiane, che hanno fatto registrare complessivamente cinque cadute nel corso dei vari esercizi. Nulla però che abbia impedito loro di confermarsi campionesse d’Europa, perché il divario col resto del continente è parso comunque evidente.
Esposito in testa anche nel concorso individuale
Manila Esposito è stata la vera trascinatrice del gruppo: entusiasmanti le performance alla trave e al corpo libero (dove è entrata in finale con il miglior punteggio ed è la grande favorita per l’oro nella prova individuale), così come decisamente apprezzabili sono stati gli esercizi alle parallele asimmetriche e alla trave, mentre la caduta al volteggio non ha condizionato più di tanto il punteggio.
Alice D’Amato, che a Parigi 2024 aveva conquistato l’oro alla trave, ha pagato dazio a un errore alle parallele asimmetriche, dove peraltro era campionessa europea in carica (non potrà difendere il titolo nella finale). Ottime le prove offerte dall’esordiente Tonelli, bene anche Fioravanti, mentre Perotti ha avvertito un po’ l’emozione del debutto sul palcoscenico continentale, riuscendo comunque a portare un buon pacchetto di punti alla causa.
Esposito è in testa anche al concorso generale individuale, avendo messo assieme 54.399 punti, mentre Sofia Tonelli è quarta dietro alla rumena Barbosu e alla tedesca Kevric. “Al netto di qualche errore, direi che la prova della squadra è stata senza dubbio positiva”, il commento di Casella. “Abbiamo cambiato tanto, ma il risultato conseguito ci dice che siamo sulla strada giusta. E nelle gare individuali ci giocheremo molte carte”.