Attendevamo che fossero le solite Federica Brignone e Sofia Goggia a stupirci, in questo Mondiale di Saaalbach 2025, invece la pista se l’è presa Giorgia Collomb. Ed è innegabile quanto il suo entusiasmo travolgente, oltre alla velocità e alla tecnica, abbiano sfumato e spostato il focus dalle protagoniste comunque alla 18enne de La Thuile. Esordiente, classe 2006, la sua medaglia d’oro della gara a squadre in programma nel pomeriggio di martedì 4 febbraio ha spaccato.
Si è presa la pista e la scena mediatica, come e più dei suoi compagni di podio che hanno segnato l’inizio di questo appuntamento centrale anche nel quadro di ciò che attende l’Italia team da qui a un anno quando saranno a Milano-Cortina.
- Chi è Giorgia Collomb, l'oro ai Mondiali di Saalbach 2025
- L'approccio allo sci e i primi successi
- Lindsey Vonn e il mito Brignone
- Il confronto con Lara Colturi
Chi è Giorgia Collomb, l’oro ai Mondiali di Saalbach 2025
Giorgia Collomb è la sorpresa assoluta della sua squadra perché al debutto, ma non certo meno interessante dal punto di vista sportivo tra i vincitori dell’oro a squadre centrato ieri 4 febbraio dagli Azzurri. Nata il 17 ottobre 2006, 18 anni appena, è la sintesi perfetta della protagonista suo malgrado trascinata dal suo immane talento: oro a 18 anni, primo Mondiale della prima stagione tra le grandi, convocata con convinzione dopo un iter giovanile da sogno.
Giorgia appartiene a una famiglia che ha a che vedere con la neve, lo sci e lo sport in generale in maniera attiva ma non vogliamo soffermarci su queste ascendenze, adesso. Quel che va sottolineato è che l’ambiente l’ha invogliata a dedicarsi a un’attività che l’ha appassionata e gratificata fin da piccolissima, quando ha incominciato a sciare come gli altri coetanei sulle piste di una delle aeree più suggestive della Valle d’Aosta, La Thuile, dove la sua famiglia è nota per via dell’attività alberghiera che porta il loro nome e il ruolo del padre Daniele, che ha un ruolo di primissimo piano nella gestione degli impianti.
L’approccio allo sci e i primi successi
Suo padre, si apprende rileggendo le interviste rilasciate nel corso degli anni, ha avuto sicuramente un ruolo nella sua progressione nello sci: maestro tornato ad esercitare quando ha compreso la passione, l’attitudine di Giorgia che ha supportato nell’apprendimento, nel primissimo approccio a questo sport. Era così forte, che batteva già i ragazzini della sua età facendo notare il suo talento.
Daniele Collomb, quando Giorgia trionfa ai Giochi Olimpici Giovanili, tripla medaglia a Gangwon e tra le più belle promesse del movimento azzurro, è già diventato il presidente degli impianti di La Thuile dove si allenano i grandi team e che punta a far crescere ancora. Il suo passato è legato a doppio filo alla scuola di sci locale e la vocazione all’educazione sportiva è una componente importante del suo progetto.
Lindsey Vonn e il mito Brignone
Nel loro albergo sono passate le top dello sci alpino: Lindsey Vonn, tornata alle competizioni e ai Mondiali austriaci, e il mito Federica Brignone che su queste piste si è allenata con costanza e che quando Giorgia era una bimba la aveva incontrata più volte. Un incontro magico, per la piccola e quasi premonitore vedendo i risultati.
L’esordio in Coppa è stato positivo, inutile negarlo con due qualificazioni con pettorali altissimi nelle prove tecniche di Killington a fine novembre (16° in gigante, 19° in slalom), poi tante mancate qualificazioni, che non hanno pregiudicato l’intuizione geniale dei Mondiali.
Il confronto con Lara Colturi
Anche se non sono mancati certi confronti con Lara Colturi, che al terzo anno di Coppa del Mondo è già salita sul podio sia in gigante che in slalom. Ed è sua coetanea. Per ora, Giorgia si gode il suo oro mondiale. E promette bene, insieme o contro Lara Colturi sarà il tempo a dirlo. Intanto la bambina che vediamo, in uno scatto di qualche anno fa appena, sui social con Brignone è cresciuta e le sta accanto, in pista stavolta.