Finalmente s’è svelato il Giro d’Italia 2025. Con due mesi di ritardo, complice qualche incomprensione con il Governo albanese (crisi poi brillantemente superata), ma nulla che possa togliere fascino e attenzione a una corsa che rimane unica e iconica, seppur minacciata dall’avanzata di molte altre competizioni del pedale (Vuelta su tutte). Ma a Maggio sarà comunque grande spettacolo, come ribadito nel corso della presentazione avvenuta all’Auditorium Parco della Musica di Roma. “Il Giro è uno degli eventi di maggiore promozione del nostro Paese, nonché un grande momento nazional-popolare, con tantissima gente a bordo strada”, spiega Urbano Cairo per conto di RCS. Che alla fine la pagnotta l’ha portata a casa, a fronte di qualche comprensibile difficoltà.
- Il percorso: le crono all'inizio, le montagne tutte alla fine
- Le 21 Tappe: si parte da Durazzo, si arriva a Roma
- I protagonisti: Roglic, Ayuso e Van Aert pronti, Vingo quasi
Il percorso: le crono all’inizio, le montagne tutte alla fine
Ventuno giorni di corsa, oltre 3.400 km, più di 52.000 metri di dislivello. Sarà al solito un Giro selettivo e impegnativo, con le prime tre tappe della grande partenza dall’Albania destinate a movimentare le acque tra gli uomini di classifica (quasi 5.000 metri di dislivello complessivi e una crono di 14 km per sparigliare le carte).
Quando si torna in Italia, dopo una volata prevedibile a Lecce, subito nuova salita per arrivare alla “Città dei Sassi”, cioè Matera, prima di tornare a Napoli (sempre ruote veloci protagoniste). Al Tagliacozzo il primo vero arrivo in salita, a Castelraimondo invece saranno i proverbiali muri marchigiani a rendere impervia la via. Domenica 18 maggio gran chiusura di prima settimana con frazione che da Gubbio arriva a Siena, con 30 km di sterrati per una sorta di Strade Bianche fuori stagione.
La crono Lucca-Pisa che apre la seconda settimana è l’ultima chance per gli specialisti delle corso contro il tempo per guadagnare terreno: poi si arriva a Castelnovo ne’ Monti (Appennino tosto), quindi tre tappe pianeggianti o adatte a fughe prima della chiusura della seconda settimana sull’altopiano di Asiago. Gli scalatori però potranno sbizzarrirsi nell’ultima di settimana: San Valentino di Brentonico è il primo termometro, a Bormio si arriva dopo aver scalato Tonale e Mortirolo, a Cesano Maderno solo una piccola tregua prima del gran finale al Champoluc e soprattutto al Sestriere, scalando prima il Colle delle Finestre. A Roma sarà passerella per tutti, con un occhio all’anno giubilare. Una festa tutta rosa, ma dalle emozioni belle forti.
Le 21 Tappe: si parte da Durazzo, si arriva a Roma
- 1a Tappa (9 Maggio): Durazzo-Tirana 164 km
- 2a Tappa (10 Maggio): Tirana-Tirana (crono) 13,7 km
- 3a Tappa (11 Maggio): Valona-Valona 160 km
- Giorno di Trasferimento (12 Maggio)
- 4a Tappa (13 Maggio): Alberobello-Lecce 187 km
- 5a Tappa (14 Maggio): Ceglie Messanica-Matera 144 km
- 6a Tappa (15 Maggio): Potenza-Napoli 210 km
- 7a Tappa (16 Maggio): Castel di Sangro-Tagliacozzo 168 km
- 8a Tappa (17 Maggio): Giulianova-Castelraimondo 197 km
- 9a Tappa (18 Maggio): Gubbio-Siena 181 km
- Giorno di Riposo (19 Maggio)
- 10a Tappa (20 Maggio): Lucca-Pisa (crono) 28,6 km
- 11a Tappa (21 Maggio): Viareggio-Castelnovo ne’ Monti 185 km
- 12a Tappa (22 Maggio): Modena-Viadana 172 km
- 13a Tappa (23 Maggio): Rovigo-Vicenza 180 km
- 14a Tappa (24 Maggio): Treviso-Nova Gorica 186 km
- 15a Tappa (25 Maggio): Fiume Veneto-Asiago 214 km
- Giorno di Riposo (26 Maggio)
- 16a Tappa (27 Maggio): Piazzola sul Brenta-San Valentino di Brentonico 199 km
- 17a Tappa (28 Maggio): San Michele all’Adige-Bormio 154 km
- 18a Tappa (29 Maggio): Morbegno-Cesano Maderno 144 km
- 19a Tappa (30 Maggio): Biella-Champoluc 166 km
- 20a Tappa (31 Maggio): Verrès-Sestriere 205 km
- 21a Tappa (1° Giugno): Roma-Roma 141 km
I protagonisti: Roglic, Ayuso e Van Aert pronti, Vingo quasi
L’edizione 108 del Giro d’Italia non avrà al via il campione uscente, cioè Tadej Pogacar (che punterà all’inedita, per lui, doppietta Tour-Vuelta), ma con ogni probabilità vedrà ai nastri di partenza Jonas Vingegaard, che pur senza aver ancora annunciato il programma ufficiale per il 2025 sembrerebbe orientato a privilegiare la corsa rosa al ritorno alla Vuelta.
Di sicuro ci saranno Primoz Roglic, Juan Ayuso, Joao Almeida, i gemelli Adam e Simon Yates, gli italiani Antonio Tiberi e Giulio Ciccone e pure tre vincitori recenti come Richard Carapaz (2019), Jai Hindley (2022) ed Egan Bernal (2021), quest’ultimo indiziato a ricoprire il ruolo di capitano della Ineos Grenadiers. Ci sarà anche Wout Van Aert, che andrà a caccia della maglia ciclamino e che promette di dare battaglia anche nelle tappe più mosse, oltre a fungere da gregario (se necessario) per Vingegaard per la corsa alla maglia rosa. Tra i grandi antagonisti di Van Aert per le volate, occhio a Jonathan Milan, che prima del debutto al Tour punta a fare grandi cose al Giro.