L’ex velocista Alessandro Petacchi sarà anche quest’anno la voce tecnica del Giro d’Italia per la Rai. A pochi giorni dalla partenza, analizza così la corsa: “L’ultima cronometro, quella del Monte Lussari, può fare la differenza per la gambe che i corridori avranno a fine Giro e questo potrà succedere anche tra gli specialisti. In salita mi sembra invece che non ci sia una grande differenza tra i due favoriti, Roglic ed Evenepoel, e in tre settimane di corsa tutto può succedere. Roglic è un corridore esperto, sa come si vincono le corse a tappe e ha una squadra forte, ma dalla sua potrebbe accusare un po’ e recuperare più lentamente. Evenepoel è un giovane talento. Tra i due metto un gradino sopra Evenepoel, ma sarà una bella sfida. Non mi sento di dire che il Giro verrà vinto grazie agli abbuoni“.
Dopo i primi due, il terzo posto potrebbe essere di Joao Almeida grazie ai tanti chilometri a cronometro: “Almeida è uno dei favoriti per il terzo posto, ma bisognerà vedere anche come si muoverà la Ineos con Tao (Geoghegan Hart, ndr) e Geraint (Thomas, ndr)”.
Si parla anche di Ganna: “Da lui mi aspetto una grande crono e poi sarà un uomo importante per la squadra. Nella cronoscalata non credo possa essere competitivo, il peso c’è e non è dalla sua parte e inoltre le pendenze sono davvero dure. Un corridore come Evenepoel è avvantaggiato”. E di Caruso, che è parso in forma al Giro di Romandia: “Caruso ha in squadra Haig, che penso punterà a fare classifica. Se trova la giusta condizione Damiano, grazie alla sua esperienza e maturità, può puntare ad una top5. Da Pozzovivo invece mi aspetto che cresca a livello di forma, al Tour of the Alps non l’ho visto in ottima condizione”.
Ancora Italia, con Fortunato: “Tra gli italiani vedo bene Fortunato, ha una buona condizione ed è un corridore che sta crescendo. Non so però se gli convenga puntare alla classifica, potrebbe mettere nel mirino qualche tappa soprattutto nella terza settimana dove lui sta sempre meglio e ci sono tappe adatte alle sue caratteristiche”. E con Antonio Tiberi, dopo il polverone: “Antonio ha fatto veramente un gran bel danno e oggi se tocchi un animale sei finito. Rovinarsi così una carriera è un grande errore. Non mi hanno meravigliato le reazioni di tutti, io ho ben 28 animali in casa e so cosa significa. Tiberi ha sbagliato e non sarà semplice uscirne. Capisco la decisione della squadra e capisco anche lo stato d’animo del ragazzo”.
Petacchi commenta pure Giulio Pellizzari: “Giulio è giovanissimo. Mi piace come corridore, ha una bella grinta. Gli ho fatto i complimenti e mi ha risposto subito. Ha un bel motore e quindi può crescere bene, ma diamogli il giusto tempo. E’ in una squadra (la Green Project-Bardiani CSF Faizanè, ndr) dove può maturare con calma senza avere pressioni. Pellizzari ha dato un bel segnale, vedremo come andrà prossimamente”.