Non è stato affatto un Giro d’Italia a tinte tricolori quello andato in scena fino a questo punto. Nessun corridore nostrano è riuscito ad alzare le braccia al cielo nelle prime nove tappe, un risultato questo che certifica il momento particolarmente delicato che sta vivendo il movimento azzurro.
- Giro d’Italia 2022, i risultati degli italiani
- Giro d’Italia 2022, la statistica che fa tremare i tifosi
- Giro d’Italia 2022, le speranze italiane nelle prossime due settimane
Giro d’Italia 2022, i risultati degli italiani
Né in volata, né sugli arrivi in salita e nemmeno nelle tappe ondulate i corridori italiani sono riusciti a dire la loro.
A Napoli, due giorni fa, è arrivato il miglior piazzamento di un azzurro col 2° posto ottenuto da Davide Gabburo (Bardiani-CSF), mentre prima di lui l’Italia al massimo si era fermata ai terzi posti di Giacomo Nizzolo nella terza tappa e di Davide Formolo a Potenza.
Giro d’Italia 2022, la statistica che fa tremare i tifosi
L’Italia dunque è rimasta a secco di vittorie nelle prime nove tappe, un qualcosa che non accadeva dal Giro d’Italia 2017 quando la prima (e unica) vittoria azzurra arrivò grazie a Vincenzo Nibali (che a Messina qualche giorno fa ha annunciato il ritiro) nella sedicesima frazione. L’affermazione dello Squalo in quella circostanza impedì di assistere alla prima Corsa Rosa di sempre senza successi italiani, uno scenario questo che sinistramente sta tornando negli ultimi giorni d’attualità .
L’augurio ovviamente è che prima o poi, in qualche modo, quello zero dalla casella dei successi parziali possa essere cancellato anche se la missione non sarà affatto semplice visto l’alto livello dei corridori presenti in corsa.
Giro d’Italia 2022, le speranze italiane nelle prossime due settimane
Considerando i nomi ancora rimasti in gara, le maggiori speranze per vedere un successo azzurro devono essere riposte in Giacomo Nizzolo (il cui spunto potrebbe portarlo a imporsi in un arrivo allo sprint), l’intramontabile Nibali (determinato a lasciare un segno in quello che è il suo ultimi Giro d’Italia) e in quell’ampio numero di corridori fuori classifica che potrebbero andare a caccia di gloria personale attaccando da lontano.
È questo il caso di Giulio Ciccone (ormai fuori classifica dopo la tappa del Blockhaus), Lorenzo Fortunato (primo sullo Zoncolan un anno fa), il trio Formolo-Ulissi-Covi dell’UAE Team Emirates, Alessandro De Marchi, Andrea Vendrame e due uomini che hanno dimostrato di godere di un’eccellente condizione come Davide Villella e Diego Rosa.
Quest’ultimo sembra aver ritrovato lo smalto dei giorni migliori in salita e nelle prossime frazioni potrebbe inseguire il successo pesante: nel frattempo il piemontese si è messo indosso la maglia azzurra degli scalatori al termine della nona tappa, diventando così il primo italiano in questo Giro a vestire una delle quattro maglie simbolo della corsa.
Un piccolo nota lieta che tutti i tifosi italiani sperano possa fungere da preambolo a una gioia più grande.