Il Giro è appena alla settima tappa e deve ancora vivere le sue fasi cruciali ma Domenico Pozzovivo ha già ben chiaro l’obiettivo da provare a centrare nei prossimi 14 giorni di corsa.
“Da questo Giro mi aspetto di entrare nella top10. Questo è quello che mi ero prefissato dopo l’infortunio del 2019, e cioè di essere tra i migliori dieci in un Grande Giro. Per ora sono in tabella vedremo come andrà nelle prossime settimane” ha spiegato a OASport il corridore lucano che si aspetta a breve di capire quale sia il suo reale stato di forma.
“Non ho ancora realmente capito quale sia la mia condizione. Sull’Etna non stavo benissimo ma l’approccio al Giro è stato ideale e quindi sono fiducioso. Oggi ne saprò di più”.
Verso Potenza Pozzovivo correrà sulle strade di casa e questo, inevitabilmente, l’ha spinto a inserire quella odierna tra le tappe dove provare a mettersi in mostra.
“Così a pelle mi piace molto la tappa del Blockhaus che ho già fatto nel 2017 e poi quella della Marmolada che ho fatto nel 2008 e sono arrivato secondo alle spalle di Sella che era in fuga. E poi quella in casa, oggi a Potenza. Queste sono le tappe che mi piacciono di più in questa edizione della Corsa Rosa”.
Il 39enne lucano ha poi rivelato di non esser rimasto sorpreso dalla decisione presa da Vincenzo Nibali di chiudere col ciclismo a fine stagione
“Sì, me lo aspettavo. Ho parlato un po’ con lui e nell’ultimo periodo ho capito che c’era questa possibilità” ha detto Pozzovivo prima di raccontare un aneddoto sullo “Squalo dello Stretto”.
“Da piccolini spesso correvamo in categorie miste, eravamo in Calabria e la salita era molto dura. L’unico ragazzo tra gli allievi che era riuscito a resistere ai miei continui attacchi era proprio Vincenzo. Io poi non sono riuscito a vincere la corsa a causa di un problema meccanico e lui poi mi ha confessato di essere stato felice di questo mio problema perché non ne poteva più dei miei scatti”.
