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Clamoroso al Giro Next Gen: 24 corridori squalificati per traino. Coppolillo: "Provo imbarazzo, figuraccia mondiale”

La giuria espelle dal Giro d’Italia riservato agli under 23 corridori (24) e direttori sportivi (4). Netta la presa di posizione del ds del Team Technipes #inEmiliaRomagna

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Lo Stelvio è una salita ricca di fascino, ma lunga (quasi 22 km) e che non lascia respiro (la pendenza media è del 7%). Lo sanno bene i professionisti. E ieri nel corso della tappa regina del Giro Next Gen lo hanno imparato anche gli under 23 che non sono soliti affrontare simili difficoltà. E molti di loro lo hanno fatto pagando un prezzo molto pesante: la squalifica.

Ventotto persone squalificate per traino

In tarda serata è arrivata la decisione della giuria di sanzionare 24 corridori e 4 direttori sportivi per traino lungo la salita dello Stelvio. La loro sanzione consiste in 100 franchi svizzeri di ammenda, 25 punti di penalità nella classifica Uci e la squalifica per quanto riguarda i ciclisti.

La sanzione per i direttori sportivi, invece, consiste nel pagamento di 100 franchi svizzeri e nell’esclusione del veicolo dalla manifestazione, senza la possibilità di poterlo sostituire.

Tra loro i figli degli olimpionici Paola Pezzo e Andrea Collinelli.

La rabbia di Coppolillo

Un episodio che ha lasciato segni nell’ambiente, tra chi tende a minimizzare l’accaduto e chi, invece, è imbarazzato da quanto successo. Proprio come Coppolillo, presente al Giro Next Gen in qualità di direttore sportivo del Team Technipes #inEmiliaRomagna.

“Io stanotte non ho dormito – ha dichiarato l’ex professionista – Quasi quasi mi viene da dire dalla vergogna, anche se poi a pensarci bene io non devo vergognarmi di niente. Però imbarazzato lo sono, eccome: io sono nel ciclismo da una vita, ma un traino del genere non l’avevo mai visto. Una roba da mercato”. Il ds è anche molto critico con chi tende a ridimensionare la situazione. “La cosa che mi dà più noia – dichiara – è chi prova a giustificare, dicendo: ma nel ciclismo queste cose succedono. No, non è vero. Non stiamo parlando di una scia o di un aiuto momentaneo: no, ci sono delle immagini che mostrano più di venti ragazzi intorno a macchine e moto come gabbiani intorno alle barche del pesce”.

Secondo Coppolillo a sbagliare sono state “tutte le persone coinvolte: i corridori e chi guidava le ammiraglie. Abbiamo mancato di rispetto agli organizzatori, agli sponsor, al pubblico. Ognuno di noi indossa una maglia e dovrebbe fare di tutto per difenderla e onorarla. Già che il nostro sport ne ha dovute passare parecchie, che bisogno c’era di questa pagliacciata?”.

Il vero spirito del ciclismo e la sua lezione

Una “figuraccia davanti al mondo intero” arrivata anche perché si è dimenticata la vera natura del ciclismo.

“Il ciclismo è questo – afferma Coppolillo – è uno sport durissimo che si fa all’aria aperta e che non perdona. Chi non arriva entro il tempo massimo torna a casa, ma in cima alle salite ci si arriva a testa alta e con le proprie gambe. Se si dà tutto quello che si ha non c’è niente di cui vergognarsi. Così come non è un reato rendersi conto di essere inadatti: è vero che lo Stelvio è duro e che questi ragazzi non sono abituati a salite del genere, ma se non si è in grado di affrontare fisicamente e mentalmente una sfida del genere allora si rimane a casa. Non si va in giro ad infangare così il ciclismo”.

Coinvolti anche i ragazzi dell’ex professionista

Un giudizio quello di Coppolillo che, tra l’altro, arriva con tre dei suoi corridori coinvolti nel misfatto: Luca Collinelli, Matteo Montefiori, Gidas Umbri. “Sono assolutamente consapevoli d’aver commesso una sciocchezza – afferma il ds del Team Technipes #inEmiliaRomagna – Però non mi basta, non mi do pace. Io che ho certi valori, che da corridore avrò preso una multa sì e no, che ogni giorno lasciavo tutto sulla strada, non posso concepire un atteggiamento del genere. Forse è un limite mio, forse sono io che non riesco a far passare il messaggio agli atleti. Sono avvilito e affranto, vado in partenza col cuore stretto”.

Gli altri squalificati

Gli altri corridori squalificati sono Agnoletto Blake dell’Ara; Bregoli Riccardo, Franzosi Luca, Gazzola Giovanni e Marocchi Tommaso del G.C. Sissio Team; Freddi Matteo della Btc; Di Silvestro Jacopo, Ferrari Pietro e Ghirardi Lorenzo della Ciclistica Rostese; Ragilo Frank Aron della Dds; Pezzo Rosola Kevin della Gef; Hobbs Alfred Bruce Noah dell’Equipe Contentiale Groupama-FDJ; Manenti Marco della Hoppla’-Petroli Firenze-Don Camillo; De Decker Tijl della Ldd; Magli Lorenzo e Venturini Alessandro (Mastromarco Sensi Fc Nibali); Portello Alessio del Q36.5 Continental Cycling Team; Gudnitz Joshua Amos e Nielsen Lorents Magnus del Team Coloquick; Perani Riccardo del Team Interregionale; Evertsen-Hegreberg Simen (Tirol KTM Cycling Team).

I direttori sportivi coinvolti, invece, sono Wilson Matthew (Ara), Toffali Marco (G.C. Sissio Team), Damilano Giuseppe (Ciclistica Rostese) e Dal Canto Dario (Mastromarco Sensi Fc Nibali).

Clamoroso al Giro Next Gen: 24 corridori squalificati per traino. Coppolillo: "Provo imbarazzo, figuraccia mondiale” Fonte: Gettyimages

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