Non ĆØ certo la prima volta che Giulia Dragoni sposta il fulcro della narrazione delle imprese dellāItalia su di sĆ©. Dovremmo essere in qualche modo giĆ abituati, educati a non stupirci delle sue qualitĆ precoci: ne riconosciamo il talento, abbiamo annotato fin da subito la sua intelligenza tattica, la sua tecnica che la pongono sul limite dellāeccezione.
Con le Azzurre del ct Soncin, autore di una piccola rivoluzione che imprime un discreto ma inevitabile ottimismo dopo le prove in Nations League, Giulia ha dimostrato quello che durante i Mondiali non aveva avuto modo di esprimere.
- Italia: Giulia Dragoni ĆØ giĆ un pilastro
- L'esordio con il Barcellona: ennesimo record
- Chi ĆØ Giulia Dragoni: i primi passi nei club italiani
- Le conferme in Spagna
- Giulia Dragoni e lo storico primato
- Il passaggio al Barcellona a soli 16 anni
Italia: Giulia Dragoni ĆØ giĆ un pilastro
A una settimana e poco piĆ¹ dal suo nuovo record, Dragoni ha indossato la maglia azzurra dimostrando che quel plus capito e valorizzato a Barcellona lo puĆ² impiegare come e piĆ¹ con la nostra nazionale e giĆ a 17 anni ha esibito i colpi e una sicurezza che contro la Spagna ĆØ stata utile, funzionale.
Giulia una settimana fa, prima che lāavvento della Nations League oscurasse anche questo suo ennesimo record, ha polverizzato quel primato che fu di un certo Lionel Messi: lāesordiente piĆ¹ giovane della storia del Barcellona ĆØ italiana, precisamente milanese. Dragoni a 17 anni e 19 giorni ĆØ diventata la piĆ¹ giovane calciatrice a indossare la maglia del club catalano che ha annoverato, tra le proprie fila, campioni del calibro internazionale come Puyol, Xavi e lāotto volte vincitore del Pallone dāOro Leo Messi e la vincitrice 2023 Aitana BonmatĆ.
Lāesordio con il Barcellona: ennesimo record
A lui, il vincitore dei Mondiali con lāArgentina nel caldo dicembre del Qatar ha strappato un primato, la nostra Giulia. La Pulce esordƬ con la prima squadra del Barcellona a 17 anni e 3 mesi, in occasione del derby contro lāEspanyol il 16 ottobre 2004 aggiudicandosi il record del piĆ¹ giovane calciatore non spagnolo a vestire la gloriosa maglia del Barcellona. Un primato, un record, lāennesima medaglia sul petto per Messi il marziano. Un sigillo da special one, per dirla alla Mourinho che adesso appartiene a Dragoni.
Giulia Dragoni con la maglia azzurra
La calciatrice azzurra, con un passato nella Pro Sesto e allāInter poi, ĆØ approdata il 31 gennaio in Catalogna a La Masia, centrando un obiettivo ambizioso ma per lei divenuto possibile che ha segnato, giĆ di per sĆ©, un cambio passo. Domenica 26 novembre ha debuttato con la prima squadra, in occasione di Athletic Club-Barcellona, subentrando alla neo campionessa del mondo Mariona allā84esimo e ha contribuito a scrivere la storia del calcio italiano.
Chi ĆØ Giulia Dragoni: i primi passi nei club italiani
Ma chi ĆØ Giulia? Per quanti non avessero ancora avuto modo di ammirare il suo estro e di conoscere le origini di un autentico talento del calcio azzurro, Dragoni ĆØ una delle piĆ¹ interessanti centrocampiste del nostro presente.
Come vi abbiamo spiegato alla vigilia di un Mondiale deludente, ma eloquente di unāera chiusa per la nazionale femminile, le sue qualitĆ tecniche erano talmente lampanti da non consentire interpretazioni diverse per questa giocatrice. Barcellona era scritta, La Masia era scritta, anche questo ennesimo successo personale.
Centrocampista, classe 2006, milanese, ĆØ stata in forza alla Pro Sesto dal 2015 al 2020 e allāInter dal 2020 allāinizio di questāanno quando lāoccasione di trasferirsi in Spagna non ha lasciato spazio ad altre eventualitĆ .
Giulia Dragoni con la maglia azzurra
Le conferme in Spagna
Il tecnico della prima squadra femminile del BarƧa ha speso parole incoraggianti per Giulia che ha mandato in campo proprio poco prima dellāavventura della Nations League:
āSi ĆØ integrata molto bene qui, porta molto ritmo allāazione, ha grande capacitĆ di giocare fra le linee, ricevere il pallone e accelerare lāazioneā, ha commentato Jonatan Giraldez, a margine dellāultima gara di campionato.
La stessa calciatrice, che tiene una sorta di diario sui social del suo percorso calcistico, ha sempre palesato convinzione e determinazione, un tratto che la distingue in campo e a quanto trapela, anche fuori dal rettangolo di gioco:
āGiocare con le migliori al mondo ĆØ la cosa piĆ¹ bella che potesse capitarmi nella vita. Sono molto grata al mister e allo staff per la fiducia e per aver reso possibile tutto questo. Ć un sogno diventato realtĆ ā, ha scritto sui profili social.
Giulia Dragoni e lo storico primato
GiĆ con la Nazionale di Milena Bertolini aveva stabilito un primato, grazie alla sua convocazione ai Mondiali australiani. Il primato femminile risaliva a 31 anni fa, e apparteneva a Rita Guarino, che scese in campo a 20 anni, 9 mesi e 28 giorni. Giulia Dragoni quindi non solo ĆØ la piĆ¹ giovane di sempre a giocare un Mondiale femminile, ma ĆØ, in generale, lāazzurra piĆ¹ giovane ad aver giocato una partita di un campionato del mondo. Meglio e prima di lei solo Casey Phair, della Corea del Sud ma nata in New Jersey , piĆ¹ giovane in quanto 16enne dallo scorso 29 giugno.
Contro lāArgentina, lāestate scorsa, ha dato spettacolo, incantando tutti: efficace tra le linee, sempre pronta, sembrava una veterana piĆ¹ che una debuttante. Caso ha voluto che il gol sia arrivato dopo la sua uscita. Allā83ā infatti la Bertolini ha inserito Girelli al posto di Dragoni.
La Fifa lāha inclusa tra le dieci teenager che possono sorprendere il mondo in Australia e Nuova Zelanda. Prima della Nazionale maggiore, Giulia ha vestito le maglie delle giovanili azzurre, in particolare nellāUnder 16 e nellāUnder 17.
Il passaggio al Barcellona a soli 16 anni
Dopo la breve ma importante esperienza con la maglia dellāInter dove si ĆØ potuta far notare in Serie A, Giulia Dragoni ha siglato a gennaio il primo contratto professionistico, forse piĆ¹ importante al quale poteva ambire in questo momento: il Barcellona le ha proposto e ottenuto una firma al contratto che la lega al club fino al 2025.
Soncin non ha faticato a confermarla, dopo aver preso in mano le redini dellāItaldonne pur nutrendo convinzioni non proprio sovrapponibili allāex ct Milena Bertolini, uscita di scena con le inevitabili e note polemiche.
E questi successi in Nations League sono sue, ma soprattutto di Sara Gama (ritrovata fondamento della difesa) e della giovanissima āpiccola Messiā, Giulia Dragoni.