Il suo nome è Aitana Bonmatí ed è stata premiata con il Pallone d’Oro femminile come miglior calciatrice professionista al mondo della passata stagione. La serata è stata sua e di Lionel Messi, per l’ottava volta protagonista assoluto di quest’anno segnato dall’anomalo Mondiale invernale. Ma, sebbene la notorietà planetaria di Leo sia incontrastata, a scalare le classifiche delle tendenze e a stupire quasi per l’attenzione catturata, è stata proprio Bonmatí.
Bonmatí è la seconda giocatrice consecutiva del Barcellona a vincerlo, dopo Alexia Putellas, premiata nelle precedenti due edizioni.
- Pallone d'Oro 2023: vince Aitana Bonmatì
- I ringraziamenti
- Bonmatí e l'esordio nelle nazionali giovanili
- La convocazione per la Nazionale maggiore
Pallone d’Oro 2023: vince Aitana Bonmatì
Aitana Bonmatì è la stella della squadra catalana, già eletta miglior giocatrice del Mondiale vinto ad agosto con la Nazionale spagnola e giocatrice europea dell’anno anche secondo la UEFA. Accanto a Messi, dominatore incontrastato dell’anno in campo maschile, c’è lei considerata la numero 1 del calcio femminile.
A Barcellona deve tanto, se non tutto: cresciuta nella cantera del club catalano, che ha fatto del suo vivaio il punto di forza da sempre anche in campo maschile, la centrocampista 25enne ha esordito in prima squadra nel 2016.
La scorsa stagione ha di fatto deciso la consacrazione di Bonmatì: la giocatrice di Sant Pere de Ribas ha realizzato una tripletta con il Barcellona ed è stata MVP della Champions League, Liga e ha vinto la Coppa del Mondo con la Spagna, proclamata anche migliore giocatrice.
Nella Nazionale spagnola, al centro delle polemiche per il caso Rubiales, è ed è sempre stata un pilastro avendo risposto fin dal 2013 alle convocazioni: all’epoca era la rappresentativa Under 17, ma da allora non si è più fermata.
I ringraziamenti
Le prime parole di Aitana, già con il trofeo in mano, sono state per i suoi compagni, il suo club, le squadre per cui ha giocato e i suoi genitori, Rosa e Vincent, presenti in platea .
“Sono molto orgogliosa di ricevere il Pallone d’Oro”, ha detto prima di continuare con l’elenco dei ringraziamenti. Questo il suo messaggio: “Come giocatori, la nostra responsabilità è continuare a lottare per un mondo pacifico e uguale per tutti”.
Aitana Bonmatí durante il suo intervento
Bonmatí e l’esordio nelle nazionali giovanili
Aitana Bonmatí venne convocata, infatti, dal tecnico Jorge Vilda debuttando il 2 ottobre 2013 nella partita vinta 8 a 0 contro la Romania in occasione della fase élite agli Europei di categoria di Inghilterra 2014. Corre l’anno 2015 quando Vilda la volle inserire in rosa nell’Under-19 in procinto di affrontare le qualificazioni agli Europei di Slovacchia 2016.
Bonmatí fece il suo debutto nel torneo il 5 aprile 2016, nella fase élite, in occasione dell’incontro vinto per 3-0 sull’Italia. Superata agevolmente le eliminatorie approda alla fase finale, condividendo con le compagne la finale del 31 luglio 2016 all’NTC Senec di Senec persa 2-1 con le avversarie della Francia e, grazie a questo risultato, garantendosi l’accesso al Mondiale Under-20 di Papua Nuova Guinea 2016.
Sempre in rosa con l’Under-19, Bonmatí ha preso parte anche agli Europei di Irlanda del Nord 2017, togliendosi la soddisfazione – chiusa la fase eliminatoria – di scendere in campo sia nella semifinale del 17 agosto 2017, vinta 3-2 con i Paesi Bassi, sia nella finale con la Francia del 20 agosto condividendo con le compagne il suo primo titolo europeo Under-19 e il secondo per la Spagna. Un dato sulle sue prestazioni in Nazionale: nei soli tornei UEFA, realizza 6 reti su 15 presenze.
Al Mondiale U-20 di Francia 2018, l’allenatore Pedro López inserisce Bonmatí in rosa per il suo secondo mondiale di categoria: fu un buon torneo anche quello, anche se rimase in panchina nella finale persa per 3-1 con il Giappone, al suo primo titolo mondiale U-20.
La convocazione per la Nazionale maggiore
Invitata al raduno della nazionale maggiore nel corso del 2017, è sempre Vilda a credere in lei diventato ct: Aimana è nella formazione che disputa le qualificazioni al Mondiale di Francia 2019, dove esordì il 28 novembre 2017 nell’incontro vinto per 4-0 sulle avversarie dell’Austria. Da lì è storia, anche per la rappresentativa iberica.
Dopo essere stata una delle 15 firmatarie della lettera di protesta, inviata via email, proprio contro l’allenatore che l’aveva lanciata, ritenuto dopo sette anni alla guida tecnica inadeguato ma sostenuto dalla federazione.
Nel 2023 venne convocata per il vittorioso mondiale disputato in Australia e Nuova Zelanda, manifestazione in cui mette a segno 3 gol e scende in campo da titolare anche nella finale, vinta 1-0 sull’Inghilterra e che segnò anche la fine dell’era Rubiales per lo scandalo del bacio a Hermoso.