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Gli sceicchi del PSG vogliono entrare in Premier, si comprano il Tottenham?

Il fondo del Qatar proprietario del PSG guarda alla Premier: si parla di un interesse per una quota del Tottenham, ma spuntano altri club della massima serie inglese

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Luca Santoro

Luca Santoro

Giornalista

Esperto di Motorsport ma, più in generale, appassionato di tutto ciò che sia Sport, anche senza il Motor. Dà il meglio di sé quando la strada fa largo alle due o alle quattro ruote

Chiamatelo sportwashing, come si usa adesso, oppure normale attività di espansione in un settore redditizio anche a livello mediatico: sta di fatto che il Qatar, dopo il PSG e i recenti Mondiali, intende allargare ulteriormente la sua sfera di investimento (o di influenza, a seconda dei punti di vista) nel mondo del calcio, segnatamente quello europeo.

Contatti tra Al Kelaifi ed il Tottenham

Stando a quanto rivelato da CBS, il Qatar Sports Investments, fondo che detiene tra l’altro la proprietà del Paris Saint-Germain, sta valutando l’ingresso come azionista di minoranza nel Tottenham Hotspur. Da quanto trapela, siamo in una fase iniziale, diciamo pure esplorativa, delle potenziali trattative tra il presidente del QSI Nasser Al-Khelaifi (anche a capo dell’ECA, l’associazione dei club europei) ed il presidente degli Spurs Daniel Levy.

La scalata mediorientale al calcio europeo

Oltre al PSG, il fondo qatariota detiene nel proprio portafoglio anche una quota di minoranza (il 23%) nello Sporting Braga, acquisita alla fine dello scorso anno ma con in vista la prospettiva di una multiproprietà da parte di QSI: con il Tottenham ci sarebbe l’allargamento, per la prima volta, alla Premier League. Serie che tra l’altro ha visto già di recente una scalata mediorientale ad uno dei suoi club, ovvero il Newcastle United rinvigorito – sia in termini di budget che sportivi – dall’ingresso del fondo saudito PIF, che ne ha rivelato la proprietà. La prospettiva di multiproprietà inoltre metterebbe il QSI in concorrenza con il City Football Group, acquisitrice di una galassia di squadre da tutto il mondo (incluso il nostro Palermo) e fondata dall’emiratina Abu Dhabi United Group.

Il Qatar punta anche al Manchester United e al Liverpool?

Il Medio Oriente, insomma, sta conquistando sempre più spazi di primo piano nel calcio europeo, che garantisce buoni ritorni in termini di redditività ed utili ed anche in termini di immagine. Soprattutto nella ricca Premier, dove il Qatar potrebbe puntare ad altri club oltre alla quota nel club allenato (salvo colpi di scena) da Antonio Conte (e dove Levy resterebbe, eventualmente, ancora presidente): secondo Milano Finanza ci sono stati dei contatti esplorativi anche con il Manchester United, che i Glazer hanno messo in vendita, e con il Liverpool, dove lo statunitense Fenway Sports Group cerca eventuali nuovi partner ed azionisti. Sempre che il Qatar possa essere pronto a rivelare il 100% dei due club, riporta ancora MF.

E se lo scorso novembre era trapelata la notizia delle vendita di una partecipazione di minoranza del PSG, tra il 10 ed il 15%, ad un fondo americano interessato all’acquisto, il Qatar comunque non intende recedere da ulteriori investimenti nel calcio europeo, come abbiamo visto e come dimostra anche la trattativa tra Everton e Qatar Airways per un eventuale accordo sui diritti di denominazione per quanto riguarda il nuovo stadio del club di Premier. L’ascesa qatariota e delle potenze petrolifere mediorientali nel calcio continua.

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