Anno nuovo, vita nuova. Soprattutto look nuovo, e chissà che il segreto del ritrovato sorriso di Lorenzo Musetti sia anche da addebitare a questo. Quello che più conta è che alla fine il primo match del 2025 si sia rivelato vincente: 6-4 6-3 al canadese Gabriel Diallo nel debutto nell’ATP 250 di Hong Kong, dove Lorenzo è testa di serie numero 2 e dove nei quarti di finale se la vedrà ora con lo spagnolo Jaume Munar, col quale è in svantaggio negli scontri diretti per 3-1 (ma due si riferiscono ai Challenger e Futures) e col quale non ha mai giocato prima sul veloce outdoor, ricordando l’unica vittoria ottenuta a Wimbledon nel 2023.
- Vittoria di qualità: il 2025 inizia bene per Musetti
- Lorenzo sui i capelli corti: "Così li asciugo prima..."
- Arnaldi, tiebreak fatali: Opelka vince servendo 25 ace!
Vittoria di qualità: il 2025 inizia bene per Musetti
Musetti, presentatosi in campo con un capello insolitamente corto, ha offerto una prova decisamente solida e di grande sostanza. Ha faticato soltanto in avvio di match, quando s’è ritrovato subito costretto ad annullare due palle break nel secondo gioco, ma da quel momento in poi ha cambiato marcia, tanto da infilare una sequenza di tre game consecutivi nei quali ha incluso anche il break col quale ha vinto il primo set (sfiorando due volte il secondo break).
Nel secondo parziale, match decisamente meno complicato: non sfrutta una palla break nel primo gioco, ma con un magistrale rovescio lungo linea nel quinto game trova quello di cui andava in cerca, e a quel punto la partita non cambia più padrone, con altre due opportunità per scappare sul doppio break non sfruttate nel settimo game, prima di trovare quello di cui andava in cerca nel nono e ultimo gioco dell’incontro.
A fare la differenza, le percentuali al servizio: Musetti ha chiuso con l’81% di punti vinti con la prima e il 78% con la seconda, col canadese “fermo” al 65% e al 47%. Una prova incoraggiante per cominciare l’anno nel miglior modo possibile.
Lorenzo sui i capelli corti: “Così li asciugo prima…”
Il carrarino ha commentato in maniera decisamente positiva il suo debutto stagionale. “Onestamente le sensazioni che ho sono molto positive. Sentivo le vibrazioni giuste già in allenamento, e anche nel doppio con Sonego (seppur perso contro Gonzalez e Miedler) sentivo che era tutto a posto. Il primo match della stagione è sempre abbastanza complicato, stavolta credo che sia filato via liscio come mai m’era capitato in tutta la carriera”.
Lorenzo s’è soffermato anche sul cambio di look: “Ci pensavo da un po’ di tempo, avere i capelli corti mi permette di guadagnare tempo soprattutto nel post partita, perché così impiego meno ad asciugare i capelli… lo abbiamo studiato assieme alla mia compagna, speriamo possa rivelarsi fortunato e vincente…”. Per ora, tutto secondo i piani.
Arnaldi, tiebreak fatali: Opelka vince servendo 25 ace!
Il successo di Musetti ha in qualche modo mitigato la delusione per la sconfitta patita da Matteo Arnaldi negli ottavi di finale dell’ATP 250 di Brisbane, che resta così orfano della pattuglia italiana (ieri era uscito anche Sonego a Hong Kong, sconfitto in tre set da Cameron Norrie, dopo i ko. di Berrettini e Passaro). Arnaldi ha ceduto in due set all’americano Reilly Opelka, il quale ha sfruttato meglio le opportunità avute nel corso dei due tiebreak che hanno deciso l’incontro.
Una chance non sfruttata dal ligure, che vincendo avrebbe conquistato la vittoria numero 50 nel circuito e che, pur servendo in maniera davvero notevole (appena 6 punti persi con la prima in tutto il match, seppur sia “entrata” soltanto nel 55% dei casi), ha sprecato diverse opportunità per portare la contesa dalla sua parte.
I rimpianti maggiori si legano al break di vantaggio non sfruttato nel corso del primo set, quando è salito sul 4-3 cedendo poi il servizio a zero nel gioco successivo, ma anche alla palla set avuta sull’8-7 del tiebreak, quando però Opelka è stato bravo a girare la contesa dalla sua parte con un ace e poi con un mini parziale di 3-1 condito da un ace sulla sua palla set per l’11-9 finale.
Nel secondo lo statunitense, oggi appena dentro la top 300 mondiale dopo due anni di stop a causa di una “crescita tumorale” a un’anca e due operazioni al polso, ha servito divinamente, lasciando appena due punti in risposta contro la prima e arrivando a toccare quota 25 ace. Ancora una volta la partita s’è decisa al tiebreak, con un minibreak che Opelka s’è fatto bastare per chiudere sul 7-4.