Jack Grealish, ovvero l’esagerazione. Come altro tentare di classificare questo campione che non ha mai interrotto la sua festa perenne, nonostante i voli, il cambio di ambiente e contesto, da quella notte di Istanbul che lo ha abbracciato alla Coppa dalle grandi orecchie?
- Grealish, la Champions e la festa infinita
- Alcol a fiumi, da Istanbul a Ibiza
- Grealish quasi incapace di camminare
- A rischio caduta dal pullman
Grealish, la Champions e la festa infinita
Ormai è il protagonista assoluto, il titolo inevitabile, forse anche l’interprete migliore da scegliere di questa epopea post finale anche per la sua contrapposizione allo stile di Pep Guardiola che ha una cifra talmente distante da definirsi opposta.
La vittoria della Champions da parte del suo Manchester City, ha indotto Grealish a credere fosse giunta la settimana migliore della sua (breve) esistenza. E che fosse indispensabile bagnare con litri non calcolabili di birra e altri alcolici la conquista dell’agognato successo europeo.
Alcol a fiumi, da Istanbul a Ibiza
Come scritto dai media inglesi, che lo hanno esaltato e glorificato malgrado le sottolineature dello stile sopra le righe, Grealish è l’edonista che mentre gli altri celebrano come è consuetudine, riesce a fare oltre, riesce a fare “gargarismi con la vodka”, come ha evidenziato l’autorevole Guardian.
Il personaggio è uno di quelli che poi sono cari al calcio inglese, ancora avvolto dal mito George Best, capace di non brillare in campo e anzi essere subissato di critiche la scorsa stagione per poi ritrovarsi al centro dell’attenzione dei media britannici e internazionali. E non solo per merito.
Grealish quasi incapace di camminare
Il gruppone del Manchester City ha allungato a più non posso i bagordi post Istanbul, trascinandosi a Ibiza dove ha trascorso 12 ore imparagonabili a qualunque altra celebrazione post vittoria: le condizioni che i social hanno mostrato erano tutt’altro che edificanti e gli stessi giocatori, Grealish in testa sono state mostrate senza filtri.
A malapena riusciva a reggersi in piedi, perché troppo sbronzo per sostenersi sulle proprie gambe. Uno spettatore infatti ha dichiarato al The Sun: “I compagni di squadra di Jack lo stavano trattenendo e sono riusciti a portarlo all’autobus. Quando sono arrivati all’aeroporto, il personale ha visto che faceva fatica a camminare e ha portato una sedia a rotelle. Gli hanno offerto la sedia come mezzo di trasporto per l’aereo”.
A rischio caduta dal pullman
La situazione alcolica a quanto pare non è migliorata anche al ritorno a Manchester, quando durante il giro con l’autobus scoperto Grealish ha avuto ancora bisogno dei compagni e dell’amico Walker, che lo ha trattenuto per evitare che corresse il rischio di precipitare dal pullman. Insomma, una scena davvero irripetibile.
A torso nudo, visibilmente alterato dai video che circolano sui social, è parso in procinto di scivolare quando è stato salvato dai compagni. La ragione, oltre all’ebbrezza alcolica sarebbe la mancanza di riposo: il giocatore non dormiva da più di 24 ore. Nulla lo ha fermato, anzi. Si è trasformato nell’animatore della festa, coinvolto anche dal gigante scandinavo Haaland.
A chi si chiede se giocherà con l’Inghilterra, la risposta sta nelle immagini che scoverà sui social. Una replica eloquente a questo interrogativo che affligge forse più altri del buon Grealish.