Adesso parla Zeman. Gli interrogativi sul doping nel calcio, tornati scottanti alla luce delle morti di numerosi ex calciatori, e i recenti guai giudiziari della Juventus sono inviti serviti su un piatto d’argento per il Boemo, che di questi argomenti ha sempre parlato liberamente. I primi a intervistarlo sono stati quelli di Repubblica. Ne è venuta fuori un’intervista scoppiettante, con diverse “bordate” da parte del tecnico ceco.
- Zeman torna a parlare di doping nel calcio
- Solo contro tutti: la denuncia del 1998
- Stangata Juventus: il giudizio di Zeman
Zeman torna a parlare di doping nel calcio
Alla domanda se il calcio sia ancora segnato dal doping, Zeman ha risposto: “Non lo frequento più come un tempo, ma no, non credo proprio. Doping, integratori, medicine, muscoli. Io provai a smuovere qualcosa, a cambiare il sistema, allora. E loro dov’erano? Perché non hanno parlato venticinque anni fa? Non l’hanno fatto perché erano parte di quelsistema, perché in quel sistema vivevano e guadagnavano bene. Allora non gli conveniva e sono stati tutti zitti”.
Solo contro tutti: la denuncia del 1998
Il prezzo per le sue battaglie Zeman lo ha pagato in prima persona: “Io ho parlato in quei toni nel 1998 per provare a riparare il calcio stando all’interno di quel mondo, mi sarebbe piaciuto provare ad aggiustare qualcosa perché era ormai diventato un business e sempre meno un gioco. Mi diedero del terrorista, del pazzo. Mi dispiace che quel messaggio non sia stato recepito. Servì solo a far muovere appena le acque, ci furono inchieste, tutto finì in una bolla di sapone. La situazione non è migliorata. E ora stiamo peggiorando”.
Stangata Juventus: il giudizio di Zeman
Inevitabile un commento sulla stangata che ha scaraventato la Juventus dalla zona Champions al centroclassifica, per il caso plusvalenze. Anche in questo caso, Zeman non nutre troppe speranze: “Spero serva a qualcosa. Ma si farà pulizia solo se ci sarà lo sforzo di tutti. Se lo sforzo sarà di pochi, sarà molto difficile”.