Nelle ore immediatamente successive alla sconfitta con il Napoli, in casa Milan a tenere banco sono state soprattutto le polemiche arbitrali scatenatesi dopo l’annullamento del gol dell’1-1 messo a segno da Franck Kessié.
Oggi, però, sui social network rossoneri s’è aperto il processo alla squadra di Stefano Pioli, che al di là dell’episodio finale non è stata capace di imporre il proprio gioco su un avversario penalizzato dalle assenze in maniera pari o addirittura peggiore rispetto al Milan stesso.
Il processo a Maldini
E sul banco degli imputati è finito anche Paolo Maldini, l’uomo che ha costruito questo Milan capace di esaltare i tifosi fino a qualche settimana fa, ma ora in enorme difficoltà.
“Maldini, questa partita è il fallimento totale di una campagna acquisti a dir poco vergognosa…”, il duro attacco di Marco su Facebook. “Non dirlo ad alta voce se non ti dicono che sei un cattivo tifoso… – gli risponde Gianluca – c’è da dire che senza soldi è dura fare una squadra. Elliott non tirerà fuori un soldo, ci vorrebbe una proprietà definitiva”.
“Ma quale scudetto? Sarà dura lotta come l’anno scorso per il quarto posto. Ci siamo indeboliti poco da fare. Gli acquisti? Giroud, Ballo-Toure’, Florenzi, Pellegri, Messias. Eccoli qua…”, aggiunge Andrea. Martino prova a difendere il dirigente: “Mercato migliore? La qualità costa. Chi si esaltava con gli acquisti di Messias e Giroud non ha il diritto di lamentarsi”.
Le colpe di Pioli
Francesco, invece, se la prende con l’allenatore rossonero: “Pioli è un allenatore da 8-10 posto, senza Ibrahimovic saremmo in quella posizione, risultato giusto il Napoli sapeva far girare il pallone, gol preso da schiaffi”.