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Iannicelli attacca le vedove di Sarri, polemica social

Per il giornalista napoletano non si può rimpiangere l'attuale tecnico della Juve

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Iannicelli attacca le vedove di Sarri, polemica social Fonte: Twitter

E’ consuetudine rimpiangere l’ex allenatore che c’era quando i risultati non arrivano: succede oggi al Milan, con tanti tifosi che rivorrebbero il pur vituperato all’epoca Gattuso, e succede anche al Napoli dove dopo la delusione per il “tradimento” col passaggio alla Juventus, c’è chi rimpiange la Grande Bellezza targata Sarri.

LA POLEMICA – Ancelotti è finito nel mirino della critica dopo i due pareggi a reti bianche con Genk in Champions e a Torino: squadra senza identità, confusione tattica, poco spettacolo. Non era quello che ci si aspettava dal tecnico più vincente d’Europa.

LA CRITICA – Non si dice d’accordo Peppe Iannicelli. Il giornalista di Canale 21 difende strenuamente Ancelotti, attacca i bomber che sbagliano troppi gol e rinnega il passato “sarrista” (anche in virtù degli screzi personali che proprio lui ebbe con Sarri).

IL TWEET – Iannicelli su twitter scrive: “Sono un troglodita tattico ma per me nel calcio ha ragione chi la butta dentro. Io metto sul banco degli accusati gli attaccanti: Insigne, Mertens, Lozano, Milik, Llorente non Ancelotti. Simpatie ed antipatie non c’entrano. E non capisco che senso abbia rimpiangere Sarri che peraltro non ha vinto nulla. Si possono al limite rimpiangere Mazzarri e Benitez che hanno vinto. Vedremo Ancelotti cosa porterà a casa dopo tre anni”.

LE REAZIONI – Le “vedove” di Sarri reagiscono duramente sui social: “Iniziasse a durarci 3 anni Ancelotti” o anche: “L’oltranzismo nel voler dare valore alla sola vittoria finale è stucchevole. Il Napoli di Sarri era un giovamento in più rispetto alle fatiche quotidiane. Chi dice il contrario è stupido o in malafede, e lei stupido non è”.

CHI VINCE – Il ricordo del Napoli spettacolare di Sarri è più forte della delusione per aver lasciato la bacheca vuota: “Cosa vuol dire vincere qualcosa? Fin quando lo dicono i calciatori…va be’,vincere secondo me significa pure dare emozioni, far piangere di gioia per esempio. Io a Torino ho vinto 2 anni fa. La felicità sta in quell’attimo e non necessariamente in un trofeo. Non so se rendo l’idea” o anche: “Sbaglio o ha vinto col Chelsea? E dategli tempo e vedrete se non vince pure con la Juve”.

IL RIMPIANTO – I nostalgici sono tanti: “Per il momento pure “sua maestà” Ancelotti non ha vinto nulla” o anche: “Ricordo …quando lei attaccava i mister Mazzari e Benitez rei di aver vinto solo le coppe del nonno (coppa Italia e supercoppa): ci vorrebbe un sano mea culpa da parte sua per le parole spese nel valutare in modo negativo quegli stessi tecnici che oggi lei rivaluta ! Umiltà Iannicelli”.

PRO E CONTRO – Il web però si spacca: “Di Sarri io rimpiango il gioco, la speranza di farcela. Vincere è troppo difficile, di squadre + forti ce ne sono troppe. Almeno speravamo, sognavamo e ci divertivamo” ma anche: “Non scherziamo proprio, si vede da lontano che neanche i giocatori vogliano più seguirlo” e infine: “Concordo tra 20 anni ci si ricorda del bel gioco o dei titoli vinti? Ci ricordiamo di Maradona per il bel gioco associato alle vittorie. Son passati fior di campioni a Napoli, ma solo vago ricordo. I campioni passano i titoli restano”.

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