Larissa Iapichino è una delle azzurre che si è messa al collo una medaglia. Uno splendido argento nel lungo con la misura di 6.97, record italiano indoor.
Una prima medaglia per lei che finalmente ha portato a casa un riconoscimento importante, da grande.
Ne ha così parlato a Corriere dello Sport.
“Sono arrivata a una fase di maturazione nell’approccio generale all’atletica. Quindi non parlo solo di gare, ma anche di allenamenti e di tutte le fasi della preparazione. Sono esplosa da giovanissima, da quel 6,80 a Savona nel 2020, a 17 anni. Anche quel salto aprì una nuova dimensione verso il 6,91 (il precedente firmato da Fiona May) dell’anno successivo. Quando succedono cose così hai bisogno di tempo e costanza e di dirti “brava” quando serve”.
E poi: “Non mi sono detta molte volte “brava” in passato. Non me lo dico spesso perché sono autocritica. Ma a Berlino, un mese fa, quando mi sono ritrovata ad affrontare una gara simile assai simile a una finale europea e ho chiuso seconda l’ho fatto. Non sono più la cucciola della situazione”.
Infine su mamma Fiona: “L’ho sentita appena ritrovato il telefono, dopo la finale. Era veramente felice per la medaglia e per la misura. Come sempre, però, non abbiamo parlato molto di atletica, semmai più dell’esperienza da atleta. Le sue sono parole da mamma”.