La nuova vita americana di Zlatan Ibrahimovic non è fatta soltanto delle partite con i Los Angeles Galaxy (con annessi eurogol, come quello realizzato nel ‘derby’ con i cugini del LAFC) ma anche di una esposizione mediatica particolarmente elevata, frutto della popolarità dell’asso svedese e della sua grande capacità dialettica. Che non è mancata neanche quando, negli studi di ESPN, in cui era ospite l’ex calciatore di Juventus, Inter, Milan e Manchester United, tra le altre.
Quando gli hanno chiesto un commento sulla straordinaria rete realizzata da Cristiano Ronaldo sul campo dei bianconeri Ibra, forse perché ferito nell’orgoglio per non avere mai vinto la Champions League (suo malcelato obiettivo insieme, va ricordato, al Pallone d’oro), ha risposto autocitandosi. O meglio, citando una sua prodezza di qualche anno fa: “E’ stato un bel gol, quello di Ronaldo, ma adesso dovrebbe provarci da 40 metri”. Il riferimento di Zlatan è alla rovesciata che stupì il mondo nel corso della gara giocata tra Svezia e Inghilterra nel 2012. Una prodezza, tra l’altro, che gli consentì di mettere in bacheca il ‘Premio Puskas’, riconoscimento intitolato alla memoria del grande calciatore ungherese e che viene consegnato annualmente all’autore della rete più spettacolare in assoluto.
Intanto, non si è ancora capito se ci sarà la possibilità di vedere ancora una volta Ibrahimovic in gol con la Svezia (cosa che, purtroppo, gli riuscì anche con l’Italia a Euro 2004. Anche in quell’occasione la rete fu tutt’altro che banale: la segnò di tacco): l’attaccante ha fatto capire di volere tornare per i Mondiali (ahimé conquistati proprio ai danni degli Azzurri) ma il commissario tecnico degli scandinavi, Jan Andersson, ha già fatto capire che non sarà lui a fare il primo passo. Forse non proprio la tattica migliore quando si ha a che fare con l’orgoglioso Ibra…
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