Duro attacco di Pietro Lo Monaco all’indirizzo di Zlatan Ibrahimovic. L’ex direttore sportivo del Catania, che ebbe un alterco passato alla storia con José Mourinho ai tempi della sua prima esperienza italiana con l’Inter, mette nel mirino lo svedese, definendolo “uno dei mali del Milan”.
- Milan, Lo Monaco contro Ibrahimovic: ecco perché
- L'affondo del dirigente e i mali del Milan
- Da Mou a Ibra e il consiglio alla proprietà americana
Milan, Lo Monaco contro Ibrahimovic: ecco perché
Nulla contro l’uomo, per carità. Da dirigente navigato qual è, però, Lo Monaco critica la scelta del Milan di affidare così tanto potere nelle mani di una figura inesperta come Ibrahimovic. Non ci gira certo intorno, il dirigente nativo di Torre Annunziata.
E, in occasione dell’evento “Il calciomercato international transfer market” che si è svolto all’Hotel Hilton di Roma, ha puntato il dito contro lo svedese: “Credo che Ibrahimovic non abbia dimostrato di avere le qualità per poter fare il direttore generale di una grande azienda. D’altra parte ha smesso di giocare ieri mattina: non ha esperienza”. Secondo Lo Monaco, la decisione del Milan “denota poco rispetto per il calcio”.
L’affondo del dirigente e i mali del Milan
Lo scorso settembre, nel corso di un confronto piuttosto accesso con Boban nel prepartita della sfida di Champions con il Liverpool, Ibrahimovic mise le cose in chiaro in merito al suo ruolo nella società: “Io sono il boss, qui comando io”.
A tal proposito, il dirigente, la cui ultima esperienza a Novara si è chiusa a fine novembre, continua nel suo attacco allo svedese: “Non basta affermare di essere il boss per fare il boss. Per fare il boss bisogna avere conoscenze e la capacità di gestire certe cose, essere un punto di riferimento. Al Milan queste cose non ci sono e questo penso sia uno dei mali del Milan”.
Da Mou a Ibra e il consiglio alla proprietà americana
Lo Monaco è sempre stato così, diretto e franco. Ed è per questo motivo non sono mancati screzi con personaggi di spicco del mondo del calcio come Mourinho. Riavvolgiamo il nastro al 2008: chi ha buona memoria ricorderà sicuramente la reazione dello Special One a una stilettato dell’allora ds del Catania.
“Lo Monaco? Io conosco il monaco del Tibet, il Monaco di Montecarlo, il Bayern Monaco, il Gran Premio di Monaco… Se qualcuno vuole essere conosciuto parlando di me deve pagarmi tanto” disse l’ex Inter. Ma torniamo ai giorni nostri e al consiglio fornito al Milan: “Le mie sono considerazioni che dovrebbe fare l’azienda. Non si può scherzare con il cuore della gente: i tifosi del Milan vanno rispettati. Non è ammissibile che regni il caos”.