Gianluca Anastasi, figlio dell’ex attaccante di Juventus, Inter e Nazionale Pietro, ha parlato ad Avvenire della morte del padre: “All’inizio non glielo abbiamo detto che aveva la Sla. Io quando tornavo a casa, piangevo perché sapevo che non si poteva curare. Aveva anche un cancro al polmone, ma quello si poteva risolvere”.
Anastasi sospettava qualcosa: “Quando, due mesi prima di morire, seppe della Sla si lasciò andare, smise di lottare. Chiese di non essere più assistito. Andammo al Comune di Varese per confermare la sua volontà: niente accanimento terapeutico. Era preoccupato dal numero di giocatori malati. Lui ci disse che da giocatore aveva preso anti infiammatori per guarire dagli infortuni, sicuramente anche il Micoren. Ma lui stesso pensava che potesse dipendere dai traumi, dai troppi colpi di testa. Io e la sua famiglia, dopo la sua morte, le abbiamo pensate tutte”.