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Il lungo addio a Pelé: la veglia funebre e il mistero dell'armadietto

Mentre tutto il Brasile si ferma per l'estremo saluto a O'Rei il Santos non ha precisato se verrà aperto l'armadietto personale di Pelé nello spogliatoio del Peixe, gelosamente chiuso dal giorno del suo addio al calcio

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Il Brasile si mobilita per l’addio a Pelè. Non erano certo queste le settimane che gli sportivi brasiliani si aspettavano di vivere, ma la fine del 2022 non ha riservato nulla di buono agli appassionati di calcio e in generale a tutta la nazione.

Prima la delusione per la precoce eliminazione della Seleçao al Mondiale in Qatar, vinto poi dai grandi rivali dell’Argentina, che già si erano imposti nella Coppa America 2021 proprio ai danni del Brasile, sconfitto in finale al Maracanà, poi l’addio alla leggenda Edson Arantes do Nascimento, stroncato il 29 dicembre dalla malattia contro la quale O Rei combatteva da anni.

Pelé come Ayrton Senna: il Brasile si mobilita per l’estremo saluto

La morte di Pelé ha suscitato una commozione unanime all’interno del paese, che si è autenticamente fermato come di fatto era successo poco meno di 29 anni fa in occasione della scomparsa di Ayrton Senna. Si è trattato certo di due morti differenti, ben più scioccante e inaspettata quella del campione di Formula 1, perito per le conseguenze dello schianto nel GP di Imola e anche per questo entrato a tutti gli effetti nel mito dello sport brasiliano e non solo, ma per quanto ha rappresentato per tante generazioni, compreso per chi non lo ha potuto ammirare sul campo, Pelé lascia un vuoto incolmabile in tutto il Brasile.

Per questo, nonostante i tre giorni di lutto nazionale indetti siano coincisi con un momento particolarmente delicato, quello del giuramento del nuovo vecchio presidente Lula, appena reinsediatosi, nulla è stato lasciato il caso nell’organizzazione dei funerali, che si svolgeranno solo mercoledì 3 gennaio, quindi cinque giorni dopo la morte del tre volte campione del mondo.

Pelé, corpo imbalsamato e sottoposto alla tanatoprassi per la veglia funebre

Per la giornata del 2 gennaio il Santos, il club al quale Pelé ha dedicato di fatto l’intera propria carriera, ha deciso di dare vita a una veglia funebre, che si svolgerà all’interno dello stadio Vila Belmiro e per realizzare la quale è stato necessario imbalsamare il corpo di Pelé al fine di impedire il disfacimento del corpo. Si tratta di una pratica non troppo rara in Brasile e già concessa, tra gli altri, a Socrates e all’ex presidente Itamar Franco.

La salma di Pelé, uscita alle 2 di notte dall’ospedale Albert Einstein, ha inoltre ricevuto un trattamento di tanatoprassi, una sorta di cura estetica non perpetua, ma che serve a conservare il corpo del defunto solo per un periodo non superiore alle due settimane prima della sepoltura, realizzata iniettando nel sistema arterioso un fluido conservante con l’obiettivo di rendere visivamente meno doloroso il corpo del defunto.

Si tratterà nei fatti di una lunga camera ardente, che si prolungherà fino alle 10 del 3 gennaio quando inizierà un tour del feretro per le strade di Santos, fino alla casa della madre, Doña Celeste, e poi al cimitero, il Memorial Necropole Ecumenica. Tra le personalità presenti alla veglia annunciati il presidente della Confederazione Sudamericana di Calcio, Alejandro Domínguez e quello della Fifa Gianni Infantino, mentre per impegni con il PSG non potrà esserci Neymar.

Dopo la veglia Pelé verrà sepolto presso il cimitero verticale Memorial Acrópole Ecumenica, per una cerimonia riservata agli stretti familiari. Pelé riposerà al nono piano, che era stato già acquistato dal fuoriclasse: un omaggio al padre Dondinho, scomparso tempo fa, che aveva indossato la maglia numero nove da centravanti.

Pelé e l’armadietto misterioso: il Santos medita di aprirlo

Intanto durante questi lunghi giorni di dolore e di ricordi, è spuntato il “mistero dell’armadietto” di Pelé, vero e proprio segreto nascosto che ha accompagnato la carriera di O Rei.

Si tratta dell’armadietto del giocatore nello spogliatoio del Santos: l’ultima volta in cui Pelè lo chiuse fu nel giorno della sua ultima partita con il club brasiliano, il 2 ottobre 1974 contro il Ponte Preta. Al suo interno si dice ci sia un amuleto o comunque qualcosa di profondamente e intimamente legato alla storia del giocatore e della squadra.

L’armadietto non è più stato più toccato da nessuno dopo che su esplicita richiesta del giocatore e ha resistito anche agli inevitabili cambiamenti strutturali avvenuti negli anni all’interno dello spogliatoio, venendo ridipinto, ma mai aperto. Non è dato sapere se i dirigenti del Santos sappiano davvero cosa sia contenuto al suo interno, che è però una della principali attrazioni per gli appassionati di tutto il mondo che vengono a visitare lo stadio del Peixe.

Ora, però, i vertici del club sarebbero pronti a valutarne l’apertura al fine di far scoprire al mondo quale reliquia contenga l’armadietto di Pelè.

Possibilista il presidente del Santos Andres Rueda: “Non abbiamo mai pensato di aprirlo. Parleremo con la famiglia e decideremo cosa fare”, mentre ad infittire il mistero sono le dichiarazioni rilasciate qualche settimana al portale Globo da Rogerio Zilli, il curatore della collezione dedicata al fuoriclasse: “Le parole di Pelé erano molto semplici e chiare. Finché il club conserverà questo oggetto sarà sempre avvolto da un’aura molto fortunata”.

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