Il Napoli conquista la quinta vittoria in altrettante uscite in campionato conquistando la vetta della serie A e probabilmente il titolo di sorpresa di questa prima parte di stagione. La squadra di Spalletti firma il secondo poker consecutivo dopo i quattro gol rifilati sul campo dell’Udinese, fa lo stesso contro la Sampdoria e ora prova a mettere paura alle avversarie.
Spalletti si veste da pompiere
Già nel corso della conferenza stampa post-partita Luciano Spalletti ha provato ad allontanare il titolo di “favorita” per il Napoli. Il tecnico toscano ha sottolineato che verso la quota scudetto (che si è assestata intorno a quota 90 punti negli ultimi anni) manca ancora moltissimo e che probabilmente la voglia di assegnare alla sua squadra i favori del pronostici serve più come pretattica che come una reale investitura.
I dubbi dei social su Spalletti
Se i tifosi del Napoli esaltano Luciano Spalletti, capace di cambiare il volto della squadra in pochissimo tempo, i tifosi delle altre squadre mostrano poca paura per un Napoli così lanciato sostenendo che in carriera il toscano ha avuto altre occasioni per centrare il traguardo più importante finendo però per non esserne capace: “Spalletti è un po’ Conte versione Eurospin: crea valore, migliora i calciatore, lascia impronte ben definite nelle sue squadre. Grosso difetto: in carriera ha sempre fatto 30 e mai 31. Vediamo col Napoli come va”.
Anche Leonardo la pensa allo stesso modo: “Spalletti è il classico allenatore che l’obiettivo massimo non te lo raggiunge mai, ma l’obiettivo minimo sempre. Il Napoli con lui ha il posto assicurato in Champions League, vediamo se questa volta lotta pure per lo scudetto”. Anche Alberto ha dei dubbi: “Grande allenatore però anche quest’anno non saprei perché lui solitamente va in difficoltà a gennaio e lì perde il suo miglior giocatore in ogni reparto per la Coppa d’Africa”.
I precedenti non sembrano dalla parte del toscano come segnala Robbe: “Anche con l’Inter fece 22 punti nelle prime 8 poi di solito le sue squadre calano alla distanza”. Mentre Alessio scrive: “Non ha mai avuto la squadra per vincere, probabilmente neppure la seconda forza del campionato. Allo Zenit, quando è successo, ha portato a casa 2 campionati, non guarda in faccia a nessuno e gli piace vincere attraverso il gioco. Ottimo allenatore, l’ho sempre stimato”.