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Il Venezia torna in Serie A: è Gytkjaer l'uomo della promozione. Nulla da fare per la Cremonese

Il Venezia conquista la vittoria nella gara di ritorno e festeggia la promozione nella massima serie. Delusione per la Cremonese di Stroppa

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Alessio Raicaldo

Alessio Raicaldo

Sport Specialist

Un figlio che si chiama Diego e la tesi di laurea sugli stadi di proprietà in Italia. Il calcio quale filo conduttore irrinunciabile tra passione e professione. Per Virgilio Sport indaga, approfondisce e scandaglia l'universo mondo dello sport per antonomasia

Dopo Parma e Como è il Venezia la terza squadra promossa in Serie A. I lagunari fanno rispettare l’ordine gerarchico della classifica finale del torneo cadetto, andando a battere la Cremonese nella gara di ritorno dei play-off. A regalare successo e promozione al team veneto è il danese Gytkjaer con un gol dopo 24 minuti che spezza già l’equilibrio. I grigiorossi fanno la loro partita, senza però riuscire mai a trovare la maniera di bucare la porta degli arancioneroverdi. Esulta Vanoli, si lecca le ferite Stroppa arrivato a un passo dal traguardo.

Venezia-Cremonese, la chiave della partita

La Serie A chiama, Venezia e Cremonese provano a rispondere. Ognuno con le proprie armi a disposizione. I lagunari puntano sul consueto 3-5-2 che prevede una coppia d’attacco di peso formata da Pohjanpalo e Gytkjaer. Modulo speculare per i lombardi con Vazquez in appoggio a Tsadjout. Nel primo tempo colpiscono subito i padroni di casa col solito Gytkjaer che questo tipo di partite non le sbaglia (play-off col Monza docet).

Nella ripresa i grigiorossi provano a cambiare fin da subito, nel tentativo di conferire maggiore sostanza al proprio attacco. Tuttavia va precisato che per lunghi tratti gli ospiti avevano anche fatto meglio dell’avversario. Spesso, come all’andata, le tigri hanno beccato un Joronen quasi insuperabile. Non è un caso che – stando a radiomercato – Vanoli voglia portarselo con sé nella sua probabile destinazione Torino. Sta di fatto che i veneti gestiscono, reggono e festeggiano. Dopo due anni è di nuovo Serie A.

Clicca qui per rivivere le emozioni del match

Top e flop del Venezia

  • Gytkaer 7 Uomo da play-off: come col Monza anche col Venezia. Giusta l’intuizione di Vanoli di metterlo titolare.
  • Busio 7 Corsa, recupero palloni ma anche un pregevole assist per la rete di Gytkjaer. Non si risparmia mai, talvolta commettendo qualche intervento anche imprudente.
  • Candela 6- Nel primo tempo fa un po’ di fatica a contenere gli inserimenti di Sernicola. Rischia il rosso nella ripresa.

Top e flop della Cremonese

  • Sernicola 6,5 Il suo è il lato forte della Cremonese. Sfiora il gol in diverse occasioni rendendosi spesso pericoloso.
  • Castagnetti 6,5 Tanti palloni transitano dai suoi piedi: la qualità e le idee non mancano. Ha la chance per colpire dalla distanza ma tira addosso a Joronen.
  • Vazquez 5 Un giocatore con la sua esperienza avrebbe dovuto incidere maggiormente. Si è visto poco nei 45 minuti in cui è stato in campo.

Venezia-Cremonese: il tabellino del match

Marcatori: 24′ Gytkjaer

Venezia (3-5-2): Joronen, Idzes, Svoboda, Sverko (dall’80’ Altare); Candela (dall’80’ Dembelé), Busio, (dal 59′ Lella), Tessmann, Bjarkason (dall’80’ Andersen), Zampano; Pohjanpalo, Gytkjaer (dal 56′ Pierini). Allenatore: Vanoli.

Cremonese (3-5-2): Saro; Antov (dall’86’ Ciofani), Ravanelli, Bianchetti; Zanimacchia (dal 71′ Falletti), Pickel, Castagnetti, Vazquez (dal 46′ Coda), Sernicola (dall’86’ Quagliata); Buonaiuto (dal 46′ Collocolo), Tsadjout. Allenatore: Stroppa.

Arbitro: Simone Sozza di Seregno

Ammoniti: 28’ Sverko (V), 28’ Vazquez (C), 58′ Idzes (V), 71′ Candela (V), 79′ Sernicola (C), 84′ Pickel (C), 86′ Ravanelli (C)

Recupero: 2′ pt; 6′ st

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