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Inchiesta Juve, la carta di Ronaldo è un vaso di Pandora: spunta un altro debito

Spuntano importanti novità nell'inchiesta Prisma che vede coinvolta la Juventus e che rischia di affossare i bianconeri. Per quanto riguarda la Carta Ronaldo ci sarebbe un documento firmato dalla Juve e anche un impegno con Jorge Mendes

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Luca Fusco

Luca Fusco

Giornalista

Giornalista multimediale. Quando si accendono i motori, lui sgasa, impenna, derapa. E spesso e volentieri finisce sul podio

Non si placa la ridda di voci, intercettazioni, nuovi filoni e indiscrezioni sull’inchiesta Prisma che sta attanagliando la Juventus in questa pausa per i Mondiali. Proprio in queste ore sono emersi nuovi particolari, soprattutto sulla famigerata “carta Ronaldo” che potrebbe, tra le altre cose, inchiodare la Vecchia Signora davanti alle sue responsabilità in sede di giustizia penale e sportiva. Vediamo quali sarebbero le nuove notizie.

Juventus: la carta Ronaldo è un assegno in bianco

Secondo quanto riportato dalla giornalista della Gazzetta dello Sport, inviata a Torino per seguire la Juve, Fabiana Della Valle, la famigerata carta Ronado sarebbe una sorta di assegno in bianco che Cr7 potrebbe riscuotere da un momento all’altro. Secondo il giornale rosa l’accordo tra la Juve e il portoghese nel 2020, in pieno stop covid, sotto la lente d’ingrandimento dell’inchiesta Prisma, prevedeva che i soldi gli venissero versati dalla futura squadra, in questo caso lo United, qualora il giocatore fosse stato ceduto in futuro.

La carta di Ronaldo: la mossa di Cr7 che spiazza la Juve

Proprio adesso che i Red Devils hanno sciolto il contratto con Ronaldo dopo gli stracci volati nello spogliatoio con Ten Hag e la società, Cr7 potrebbe tornare a battere cassa alla Juve forte della sua copia di quella carta. Il Corriere della Sera spiega come CR7 non avrebbe firmato quella carta (siglata invece da un dirigente bianconero), forse per non rischiare eventuali squalifiche, ma l’ha affidata ai suoi commercialisti a garanzia delle pendenze che vanta con la Juve.

Juve, inchiesta Prisma: la carta Ronaldo e il “debito” con Mendes

Vani sarebbero stati i tentativi da parte dei dirigenti della Juventus di mediare la questione. Al vaglio degli inquirenti dell’indagine Prisma anche una mail del 14 ottobre 2021 di Federico Cherubini (non indagato, uno dei pochi che insieme ad Allegri hanno mantenuto il suo posto in seno alla Juve) in cui il ds annuncia un appuntamento con Jorge Mendes per provare a risolvere la questione. E proprio per uscire dall’impasse ci sarebbero anche 6.7 milioni di euro promessi al noto agente di Ronaldo che i pm sospettano siano commissioni.

Carta Ronaldo: le intercettazioni che inchiodano la Juve

Oltre che le email al vaglio degli inquirenti anche le oramai immancabili intercettazioni. In una di queste, pubblicate dal Corriere della Sera, il capo dell’ufficio legale bianconero Cesare Gabasio parla proprio con Cherubini: “Quella carta lì che, quella carta famosa che non deve esistere teoricamente, no? (…) quindi sai se salta fuori (…) ci saltan alla gola tutto sul bilancio i revisori e tutto (…) poi magari dobbiamo fare una transazione finta (…) Non arriverei all’estremo(…) di fare causa perché poi quella carta lì che devono tirar fuori non è che ci aiuti tanto a noi(…) nel nostro bilancio”.

E ancora sull’accordo con il Manchester United all’atto della cessione di Cristiano Ronaldo a fine agosto 2021, l’allora ad Maurizio Arrivabene, parlando con Andrea Agnelli, rivela: “La controfferta (allo United, ndr) è lasciare il fisso e aumentare la parte del bonus visto che i pregressi di Ronaldo(…) ci abbiamo provato in tutti modi con Jorge ma non riusciamo a toccargli gli stipendi“.

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