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Inchiesta Juve, Report svela retroscena su manovra stipendi e sulla carta Ronaldo: "Non ha mai firmato"

Si aggiungono altre anticipazioni relative all'inchiesta giornalistica di Report sul mondo del calcio e sulla Juventus: oltre al testimone, parla anche l'ex dg Luciano Moggi

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Elisabetta D'Onofrio

Elisabetta D'Onofrio

Giornalista e content creator

Giornalista professionista dal 2007, scrive per curiosità personale e necessità: soprattutto di calcio, di sport e dei suoi protagonisti, concedendosi innocenti evasioni nell'ambito della creazione di format. Un tempo ala destra, oggi si sente a suo agio nel ruolo di libero. Cura una classifica riservata dei migliori 5 calciatori di sempre.

L’attesa è sapientemente alimentata da un crescendo, che complice quanto già visibile sull’account social ufficiale di Report, promette di rivelare contenuti inediti in merito all’inchiesta che vede al centro delle indagini in corso quanto operato dalla Juventus. Un sistema sul quale starebbe indagando la procura di Torino, nell’ambito di quel che si chiude nell’inchiesta Prisma, e che andrebbe a chiarire quanto accaduto nel perimetro della gestione del bilancio e dei conti della società.

Tra plusvalenze, manovra stipendi e la carta Ronaldo, quanto accumulato nella ricostruzione annunciata dalla redazione del programma di approfondimento giornalistico condotto da Sigfrido Ranucci sarebbe estremamente rilevante per inquadrare gli accadimenti di quei mesi sotto indagine.

Report: le anticipazioni sulla carta Ronaldo

Sono trascorse da qualche minuto le nove del 16 gennaio 2023, quando sui social di Report vengono condivisi dei contenuti estremamente centrali, nella comprensione dell’impianto dell’inchiesta giornalistica che ruota attorno alla Juventus e che andrà in onda in prima serata.

L’anticipazione alla quale ci riferiamo è relativa al servizio che andrà in onda, come previsto, lunedì sera su RaiTre e si concentra sul mondo del calcio e in particolare anche sul caso Juve, la gestione della pandemia che ha portato all’inchiesta Prisma da parte della magistratura torinese.

L’ormai celebre “manovra stipendi”, nota al pari di quella che è stata definita “carta Ronaldo”, sono oggetto dell’estratto pubblicato e condiviso sui social che, in primis, grazie alla testimonianza di un testimone che ha voluto mantenere l’anonimato non sarebbe mai stata firmata da Cristiano Ronaldo, ma solo dal club bianconero.

Dirigenza Juve Fonte: ANSA

Gli ex vertici della Juventus

La testimonianza sulla carta Ronaldo

Nel montaggio, si ascolta la voce artefatta della fonte che ha rivelato questa importante novità rispetto a quanto già noto sulla “carta Ronaldo”. Stando a questo testimone, che sarebbe informato sui fatti in questione, la scrittura privata:

“Sì, esiste, ma Ronaldo non l’ha firmata“, si sente. “In che senso, non è firmata da lui?”, chiede il giornalista. “Esatto, non è formata da lui ma solo dalla Juventus“. Come mai non sarebbe stato firmato questo atto? “Diciamo che è stato ben consigliato”, la replica della fonte.

La richiesta dei legali di Ronaldo

Così a distanza di alcuni mesi gli avvocati di Cristiano Ronaldo, il penalista Salvatore Pino e John Shehata, hanno avanzato una richiesta alla Juventus per recuperare una parte di quei 19 milioni di euro che la società non avrebbe onorato da contratto e che è al centro, appunto, di una diatriba non da poco sul tavolo dei magistrati di Torino, su cui si è espresso il gup.

Intanto Ronaldo ha firmato un contratto milionario con la società araba dell’Al Nassr, godendosi un’accoglienza vistosa con tutti gli onori dovuti a un calciatore unico come ha saputo dimostrare di essere in ogni club dove ha giocato, meritandosi un numero di Palloni d’Oro impressionante e dominando, al pari del rivale argentino Leo Messi, un’era calcistica.

Moggi sulla manovra stipendi e la Juve

Secondo elemento su cui si sofferma questo breve video di anticipazione, riguarda poi nello specifico l’operato della società bianconera in merito alla manovra stipendi, sul quale viene interpellato dal giornalista di Report l’ex dg Luciano Moggi, al centro di quella triade che è stata posta sotto inchiesta da Calciopoli. Di recente, proprio Moggi è intervenuto, prendendo la parola, all’assemblea degli azionisti rivolgendosi direttamente al presidente uscente, Andrea Agnelli.

Nel servizio prende parola anche l’ex dg Luciano Moggi:

“Con i calciatori capita di accordarsi sul pagamento delle mensilità?”, chiede il giornalista. “Ecco lì lo facevamo tutti, su questo non c’è dubbio. La Juventus non poteva farlo perché è quotata in Borsa per rispetto della Consob e delle linee guida. Ma che lo facessero tutti non c’è dubbio”, la risposta di Moggi a questa domanda che apre un secondo, importante squarcio nell’inchiesta.

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