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Juventus, svolta sulla decisiva "carta Ronaldo": il gup ha preso la sua decisione

Nuovo tassello nella vicenda che ha investito l'ex fenomeno lusitano della Juventus e la famigerata carta che andrebbe a ricoprire una funzione decisiva nel quadro della manovra stipendi

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Elisabetta D'Onofrio

Elisabetta D'Onofrio

Giornalista e content creator

Giornalista professionista dal 2007, scrive per curiosità personale e necessità: soprattutto di calcio, di sport e dei suoi protagonisti, concedendosi innocenti evasioni nell'ambito della creazione di format. Un tempo ala destra, oggi si sente a suo agio nel ruolo di libero. Cura una classifica riservata dei migliori 5 calciatori di sempre.

Quanto deciso sulla carta Ronaldo è un ulteriore passo avanti in quel mistero che avvolge le vicende giudiziarie che hanno stravolto e ribaltato l’assetto societario della Juventus, che si appresta ad affrontare un nuovo corso ufficialmente a partire dal 18 gennaio prossimo. I legali di Cristiano Ronaldo, secondo quanto riferito da la Gazzetta dello Sport, hanno avuto il via libera del Giudice per le udienze preliminari per visionare gli atti dell’inchiesta Prisma condotta dalla Procura di Torino sui conti della Juventus.

Carta Ronaldo: la decisione del gup

Al centro dell’interesse dell’entourage del fenomeno portoghese, oggi giocatore dell’Al Nassr, vi sarebbe la ormai nota ‘carta Ronaldo’, che garantirebbe al giocatore i 19,9 milioni di euro ufficialmente risparmiati dalla Juventus nella ‘manovra stipendi’ al centro delle indagini condotte dalla procura con l’ausilio della polizia giudiziaria ma che, secondo le evidenze trovate dai pm, l’attaccante potrebbe esigere attraverso un documento privato – una carta privata per intenderci – stilato da Cristiano con la dirigenza che allora aveva guidato il club.

La richiesta del 4 novembre scorso

Lo scorso 4 novembre, attraverso i suoi legali, Cristiano Ronaldo aveva presentato ai magistrati torinesi che indagano sui conti della Juve un’istanza per avere copia degli atti dell’inchiesta, “avendone interesse”.

Una richiesta prevedibile, dal punto di vista del diretto interessato nel clamore dell’inchiesta della procura di Torino e che ha letteralmente spazzato via la dirigenza della Juventus: Andrea Agnelli non è più presidente e con lui, quanto emerso ha spazzato via il management che aveva portato in bianconero il Pallone d’Oro.

La decisione del gup e l’udienza

Istanza respinta perché ritenuta troppo generica e contraddittoria e perché Ronaldo sarebbe dovuto essere a conoscenza di quanto stesse accadendo nella società. Questa volta, dopo aver presentato una nuova richiesta più dettagliata e redatta con una doppia procura in inglese e in italiano dai suoi legali, sarebbe arrivato il via libera.

Imminente l’ufficializzazione da parte del gup della data dell’udienza preliminare, che non dovrebbe essere convocata prima di marzo.

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