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Indian Wells, nervosismo alle stelle: dopo le accuse di Medvedev e Alcaraz, arriva la sceneggiata di Opelka

Solo il primo giorno di tabellone ma il nervosismo nel Master 1000 sembra aver raggiunto i livelli di guardia: l’americano finisce nel mirino dei social, storie tese tra O’Connell e Carballes Baena

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Gerry Capasso

Gerry Capasso

Giornalista

Per lui gli sport americani non hanno segreti: basket, football, baseball e la capacità innata di trovare la notizia dove altri non vedono granché

E’ solo il primo giorno di tabellone principale a Indian Wells ma il nervosismo sembra aver già toccato livelli importanti. Del resto le polemiche sono cominciate già prima del torneo nel deserto californiano dove il gran caldo sta creando problemi anche alla tenuta mentale degli atleti.

Il nervosismo di Medvedev e Alcaraz

Il 2025 non è cominciato nel migliore dei modi per Daniil Medvedev e per Carlos Alcaraz. Il russo continua a mancare l’appuntamento con un titolo ATP che ora manca da Roma 2023, mentre lo spagnolo sembra ancora di più sotto pressione dopo la squalifica di Jannik Sinner e in California deve provare a difendere i 1000 punti conquistati nel 2024. Prima dell’inizio del torneo, lo spagnolo si è lanciato all’attacco sulla scelta degli organizzatori che hanno deciso un cambio della superficie di gioco. “Non capisco il perché di questa scelta”. Controcorrente invece Medvedev che invece sembra aver apprezzato i nuovi campi che ritiene più lenti dello scorso anno. E sulla superficie ogni tennista sembra avere il suo punto di vista.

La sceneggiata di Opelka

Primo turno dunque e primo nervosismo, nella notte il grande protagonista in negativo è stato Reilly Opelka. Il gigante americano ha perso contro il russo Safiullin in un match di cui sembrava favorito. Nel secondo set lo statunitense ha deciso di fermarsi e ha cominciato la sua protesta contro il giudice di sedia, la richiesta: accendere le luci. Opelka si è lanciato all’attacco: “Non ci vedo, non posso giocare se non vedo, altrimenti perdo la partita”. Il giudice di sedia gli ha fatto capire che le luci si sarebbero accese a breve, ma Opelka non ha voluto sentire ragioni e per di fermare il match ha deciso di chiedere l’intervento del fisioterapista.

Il giudice di sedia non gli concede l’intervento immediato, lo statunitense si arrabbia e lo chiama idiota ricevendo un warning. Poi decide di continuare a giocare. Dopo il game successivo arriva il fisioterapista che però non ha nessun lavoro da svolgere. Un siparietto inutile che dura qualche minuto e per il giocatore statunitense arriva la sconfitta.

Reilly nel mirino dei social

A rendere ancora più amara la giornata per Opelka ci pensano i social, solo qualche giorno fa infatti il gigante americano si era scagliato contro i suoi colleghi che giocano il doppio definendoli dei giocatori falliti. La motivazione: la scarsa capacità di riempire gli stadi. Parole che sono tornate immediatamente indietro come un boomerang visto che al suo match contro Safiullin gli spalti erano praticamente deserti. E i tifosi sui social si scagliano contro di lui dopo una polemica che aveva visto anche l’intervento di Vavassori.

O’ Connell-Carballes Baena: saluti e proteste

Avanza al secondo turno l’australiano O’Connell che ora trova sulla sua strada Matteo Berrettini. Ma alla fine del match del primo turno contro lo spagnolo Carballes Baena non è passato inosservato uno scambio di battute tra i due con lo spagnolo che si è lamentato del comportamento del suo avversario nel secondo set sotto 5-0 ha richiesto l’intervento del fisioterapista e poi ha vinto il terzo con il punteggio di 6-1. “Adesso stai bene, non hai più bisogno del timeout medico?” gli ha chiesto lo spagnolo con fare polemico. E i saluti a rete alla fine del match sono stati decisamente più tesi del normale.

Indian Wells: il tabellone e tutti i risultati

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