Fino alla fine del 2021, l’Inter è apparsa, senza dubbi, come la miglior squadra dell’intero campionato. Tutto funzionava alla perfezione. Poi, con l’inizio del nuovo anno, la corazzata nerazzurra è andata in affanno e ora non è più padrona del suo destino nella volata Scudetto.
Inter, il 2022 non è brillante
Per la prima volta da tanto tempo, l’Inter è scivolata al terzo posto in classifica. Nonostante abbia una gara da recuperare (con il Bologna), la squadra di Simone Inzaghi ha perso la vetta della classifica, essendo a -4 dal Milan dopo il pareggio sul campo del Torino (con tanto di polemiche).
L’inizio del nuovo anno si sta rivelando problematico per i nerazzurri. In nove gare di campionato, l’Inter ha conquistato “solo” 13 punti, con una media di 1,44 punti a partita. Non certo da ritmo Scudetto. Come se non bastasse, l’Inter non riesce più a vincere in trasferta. Contro Atalanta, Napoli, Genoa e Torino sono arrivati quattro pareggi consecutivi esterni che hanno rallentato vistosamente il cammino dei Campioni d’Italia in carica.
Inter, l’attacco è in affanno
Meno brillante nei suoi uomini chiave (l’assenza di Marcelo Brozovic contro il Torino si è fatta sentire) ma anche in difficoltà in attacco. Fatta eccezione per il pokerissimo rifilato alla Salernitana, l’Inter ha segnato sette gol in otto partite, quindi meno di una rete a partita. Paradossale se si pensa che la squadra di Simone Inzaghi ha il miglior attacco dell’intera Serie A.
Nonostante un Alexis Sanchez ancora decisivo nei minuti finali, i nerazzurri faticano a concretizzare le tante palle gol che creano. Il duo Lautaro Martinez-Dzeko continua ad avere problemi a finalizzare al meglio. Secondo il capitano Samir Handanovic, le fatiche della Champions League si sono fatte sentire ma resta il fatto che, per pensare di vincere lo Scudetto, serva una squadra completamente diversa in questa volata finale.
Inter, l’importanza di Brozovic
Simone Inzaghi, dopo il pareggio con il Torino acciuffato all’ultimo secondo, ha compreso come Marcelo Brozovic (assente contro il granata) sia fondamentale per l’equilibrio della sua squadra. Con il croato in mezzo al campo, il gioco è più veloce e imprevedibile.
La capacità del nazionale croato (vicino al rinnovo con l’Inter) di far ripartire l’azione in tempi rapidi e la sua qualità sono necessarie per una squadra che sembra in debito d’ossigeno e stanca dal punto di vista mentale.
Prima del ritorno della semifinale di Coppa Italia con il Milan (20 aprile), l’Inter se la vedrà con Fiorentina (a San Siro), Juventus (in casa dei bianconeri), Hellas Verona, tra le mura amiche, e poi la trasferta sul campo dello Spezia. Necessario un repentino cambio di rotta per non dire addio al sogno Scudetto.