Nuovo capitolo delle frecciate a distanza di Christian Eriksen all’Inter e ad Antonio Conte.
Con il campionato fermo per gli impegni delle Nazionali, il fantasista è volato in Danimarca e, come in occasione della sosta di ottobre, non ha risparmiato critiche al tecnico salentino, nonostante la discreta continuità di impiego avuta nelle ultime settimane.
In campo da titolare contro Genoa e Parma, ma in panchina per tutta la durata della partita tanto contro l’Atalanta che pochi giorni prima a Madrid contro il Real, l’ex Tottenham ha ribadito ancora una volta il concetto ai microfoni di ‘TV2 Sport’.
In più rispetto agli sfoghi precedenti, tuttavia, Eriksen non ha chiuso alla possibilità di cambiare maglia già a gennaio: “Cosa potrà accadere a gennaio col mercato aperto? Per adesso mi concentro sul calcio giocato, poi vedremo quando si aprirà la finestra”.
La delusione è tanta per un giocatore che era arrivato in Serie A con ben altre aspettative, nel gennaio 2020. Ma prima lo stop al campionato per la pandemia che ne ha rallentato l’inserimento, poi le difficoltà dell’attuale stagione hanno impedito di vedere le vere qualità del giocatore.
Il messaggio ad Antonio Conte è ormai chiaro: “No, non è quello che avevo sognato. Penso che tutti i calciatori vogliano giocare il più possibile, ma è l’allenatore che decide chi gioca. È una situazione particolare, la gente vorrebbe vedermi giocare e anche io vorrei farlo. Ma l’allenatore ha idee diverse e io come giocatore devo rispettarle”.
Eriksen allarga poi la sua condizione personale all’andamento generale della squadra: “In questo momento le cose per l’Inter non stanno andando bene, ma in passato, quando non giocavo tanto, comunque sono arrivate tante vittorie. Quindi rispetto pienamente il fatto che gioco meno quando la squadra vince”.