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Inter, fissato l'incontro società-Inzaghi: i capi d'accusa al tecnico

La sosta del campionato sarà l'occasione per un confronto tra i dirigenti dell'Inter e Simone Inzaghi: tecnico nel mirino per le scelte di formazione e le sostituzioni. Pronte le soluzioni

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Una telefonata in questo caso non allunga la permanenza in panchina, che non era mai stata in discussione, ma può servire per trascorrere in serenità i giorni di riposo dopo il primo, intensissimo mese di stagione e a capire la vicinanza della società. Ne sa qualcosa Simone Inzaghi, che nella giornata di lunedì è stato raggiunto da una chiamata dell’amministratore delegato dell’Inter Giuseppe Marotta.

Inter in ginocchio, i numeri della crisi

Nessun ultimatum, ovviamente, sebbene la situazione vissuta dalla squadra non sia esaltante, con tre sconfitte nelle prime sette giornate di campionato, ma un modo per sondare il terreno e capire lo stato d’animo dell’allenatore dopo la sconfitta contro l’Udinese, la terza su quattro trasferte di Serie A, considerando anche il derby, tutte con tre reti al passivo.

L’ultima volta in cui l’Inter ha perso per tre volte consecutive in Serie A risaliva al maggio 2017, con Stefano Pioli in panchina, mentre era dal 2012 che i nerazzurri non incassavano almeno tre sconfitte nelle prime sette giornate di campionato.

Numeri eloquenti così, come riportato da ‘La Repubblica’, nella chiacchierata tra dirigente e allenatore è stato fissato in giovedì 23 alla Pinetina un incontro tra i due, nel quale verranno affrontati i temi caldi del difficile momento attraversato dalla squadra, dalle scelte di formazione dello stesso allenatore ai cambi in corsa, fino all’utilizzo dei giocatori portati dal mercato, come Asllani e Bellanova, passando per una condizione fisica che sembra deficitaria.

Inter, Inzaghi al bivio: contro Roma e Barcellona sarà vietato sbagliare

Nessuno in casa nerazzurra vuole negare le difficoltà o ritenere incolpevole l’allenatore, chiamato a dare risposte anche sul proprio controllo del gruppo nelle prime partite dopo la sosta, test severissimi per l’Inter che affronterà in cinque giorni gli impegni contro Roma in campionato, il 1° ottobre, e Barcellona in Champions League, entrambi a San Siro. Dall’altra parte, però, la telefonata prima e poi il summit fissato per giovedì sono mosse decise dalla società per far trapelare anche ai giocatori la fiducia del club nei confronti di Inzaghi, la cui posizione, almeno al momento, non sarebbe in discussione.

Durante la pausa per le nazionali il tecnico emiliano potrà disporre di appena otto giocatori, ma nella quasi totalità dei casi si tratta di elementi importanti, da capitan Handanovic fino a Romelu Lukaku, già allenatosi a parte martedì e destinato a tornare in campo contro la Roma, oltre a senatori come Darmian e Gagliardini ed elementi di esperienza internazionale come Calhanoglu e Mkhitaryan.

Formazioni iniziali e sostituzioni: i capi d’accusa dell’Inter ad Inzaghi

Proprio questi ultimi due giocatori sono stati al centro di una delle sostituzioni “incriminate” di Inzaghi nella gara di Udine, anche se i cambi che hanno fatto più rumore sono stati quelli di Brozovic e Bastoni, già ammoniti, dopo appena 30 minuti. Scelte che hanno spiazzato la società, pronta a chiedere chiarimenti all’allenatore: giusto sostituire giocatori a rischio espulsione, ma rinunciare alla qualità di due giocatori del genere dopo un terzo di gara non ha convinto. Del resto solo lo scorso anno Bastoni e Brozovic erano due dei perni insostituibili della squadra.

La loro uscita dal campo alla Dacia Arena certo non ha contribuito a migliorare il pomeriggio dell’Inter, ma è altrettanto vero che Brozovic è incappato alla Dacia Arena nella quinta ammonizione stagionale su sette partite: tante anche per un tuttocampista come il croato, lontano dal rendimento della scorsa stagione. Il numero 77 sarà assente per squalifica contro la Roma, alla quale lo scorso anno segnò un gran gol a San Siro. Al suo posto Inzaghi è pronto a lanciare Asllani: oltre al ritorno di Lukaku l’altra novità di formazione dovrebbe essere il ritorno da titolare di Gosens a sinistra, mentre Acerbi dovrebbe conservare la maglia da titolare, ma a spese di Bastoni, preservato in vista del Barcellona.

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