Simone Inzaghi, tecnico da quest’anno dell’Inter si è ritrovato a dover gestire una situazione non facile. L’ex tecnico della Lazio si è trovato a dover gestire la pesante eredità di Antonio Conte e a dover affrontare una situazione societaria non idilliaca.
L’addio di Lukaku ha poi messo alla prova ulteriormente la società e l’allenatore. A parlarne, in un’intervista a “Gazzetta Dello Sport”, il padre di Inzaghi, Giancarlo che ha svelato un retroscena sulla cessione del belga.
«Il giorno della svolta Mone era a Milano Marittima. Squilla il telefono e sul display appare il nome del belga. “So già cosa mi vuoi dire”. Lukaku gli ha ribadito che nei pochi allenamenti fatti insieme si era trovato benissimo con lui, ma che non poteva fare altrimenti. Mio figlio ha provato a convincerlo: “Qui sei il re, a Londra sarà diverso”. Ma non aveva chances. È stata una cessione pesante, “come perdere tre giocatori in un colpo solo” – mi ha detto – . Però poi ha responsabilizzato gli altri, spronandoli a far vedere che sono forti e competitivi anche senza Lukaku. Dzeko? Appena è arrivato ad Appiano, Mone gli ha detto: “Era l’ora che giocassi con me, nei derby mi hai sempre dato molto fastidio!».
E poi sulle differenze di ambiente tra Roma e Milano, Giancarlo spiega: «Che qualcosa sia cambiato, e che le pressioni per Simone siano maggiori, si capisce anche da un altro particolare: «Dorme un po’ meno adesso, me lo dice anche la moglie Gaia. Però si dedica sempre tantissimo ai figli: Andrea, il piccolino, ha cominciato a camminare. Abita in centro, una casa bellissima vicino al Bosco Verticale. Ogni tanto dà un passaggio a Marotta verso Appiano e nel tragitto ne approfitta per segnalargli qualche giocatore. Non si sa mai…».
Il debutto sulla panchina nerazzurra è comunque andato più che bene con due vittorie in due match prima della pausa nazionale e con il prossimo impegno a Genoa contro la Sampdoria.
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