Ivan Perisic è stato uno dei giocatori che più ha impressionato la scorsa stagione per costanza di rendimento, abbinata a una qualità che mai ha risentito dell’alto minutaggio, chilometraggio e all’avanzare dell’età (compirà 34 anni fra 6 mesi esatti, il 2 febbraio). Nella scorsa Serie A il croato ha infatti raccolto 35 presenze, segnando la bellezza di 8 reti e servendo 7 assist ai compagni nerazzurri. Un bottino che rende giustizia al campione che è sempre stato – ha dimostrato il suo valore sia vincendo la Champions nel 2020 con il Bayern Monaco sia nel Mondiale del 2018, perso in finale contro la Francia – e alle sue spiccate qualità offensive. Perisic infatti ha sempre giocato da ala, prima di incontrare Antonio Conte e di venire adattato con risultati eccellenti a fare l’esterno a tutta fascia nel 3-5-2. Un ruolo che ha dato una seconda vita a Ivan Il Terribile, che non a caso ha seguito Conte a Londra, preparandosi a debuttare in Premier League con la maglia del Tottenham.
Inter, Gosens non è ancora pronto: darà garanzie?
L’Inter non ha fatto molti sforzi per rinnovare Perisic, mattatore peraltro della finale di Coppa Italia 2022 vinta per 4-2 contro la Juventus. Proprio al termine di quella partita, il croato pronunciò frasi dure contro la società in merito al suo futuro in nerazzurro. Perisic avrebbe gradito una seria proposta di rinnovo prima della fine della stagione, ma evidentemente Beppe Marotta non se l’è sentita di continuare a puntare su un giocatore anagraficamente in fase calante – stando al campo invece, Perisic corre e rende ancora più di molti ventenni. Dunque, il croato ha lasciato Milano e ora l’Inter proverà a colmare il vuoto lasciato dal suo ex numero 14 con Robin Gosens, prelevato dall’Atalanta lo scorso gennaio, quando ancora era nel pieno della riabilitazione dall’infortunio che a lungo l’ha tenuto lontano dai campi. Ora il tedesco sta tornando in condizione, ma la sua tenuta fisica non sembra ottimale. Stando a quanto scrive la Gazzetta dello Sport, Simone Inzaghi lo vede indietro di condizione. La domanda che si solleva è dunque la seguente: riuscirà Gosens a tornare quell’esterno sinistro straripante che si era apprezzato per diverse annate con la Dea di Gian Piero Gasperini?
Udogie, c’è l’Inter ma anche la Premier League
A questa domanda l’Inter non sa ancora rispondere. Nel dubbio, pertanto, bisognerebbe tutelarsi. Specie se anche sulla fascia opposta c’è il rischio di perdere il titolare, Denzel Dumfries. Oltre a Bellanova e Darmian, Inzaghi ha poche alternative da impiegare come quinti. Dimarco e D’Ambrosio possono essere adattati, ma servirebbe almeno un altro rinforzo sulle fasce. Magari proprio su quella mancina, perché l’eredità lasciata da Ivan Perisic è enorme e il solo Gosens potrebbe non bastare se al ritorno dall’infortunio il tedesco dovesse deludere le aspettative. Ecco dunque che Marotta torna a bussare alla porta dell’Udinese per Destiny Udogie. L’esterno dell’Under 21 italiana di origine nigeriana è stato protagonista della scorsa Serie A, mostrando una crescita importante nel girone di ritorno. L’Inter vorrebbe strappare il giocatore ai friulani, che però lo lasceranno andare via solamente al migliore offerente. Anche la Juve si era detta interessata, ma c’è sempre la Premier League a insidiare l’Inter. Oltre al Chelsea – che vorrebbe sia Skriniar che Dumfries, appunto – c’è il Brighton forte sul terzino sinistro classe 2002 formato dall’Hellas Verona. Concorrenza non semplice da battere, se si considera che gli inglesi incasseranno un’importante somma di denaro da reinvestire in seguito all’imminente cessione dello spagnolo Cucurella.