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Inter, le intercettazioni che mettono nei guai Simone Inzaghi: tecnico e giocatori in contatto con un pregiudicato

Dall'analisi del cellulare di Giuseppe Caminiti, signore dei parcheggi di San Siro arrestato nell'ambito dell'inchiesta Doppia Curva, sono emersi i contatti col mondo nerazzurro

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Domenico Esposito

Domenico Esposito

Giornalista

Da vent’anni in campo e sul campo per vivere ogni evento in tutte le sue sfaccettature. Passione smisurata per il calcio e per la sfera di cuoio. Il pallone è una cosa serissima, guai a dirgli di no

In attesa dell’inizio del processo agli ultras delle curve di Milan e Inter in programma il 4 marzo, emergono nuove intercettazioni che mettono nei guai Inzaghi e i calciatori nerazzurri. Come riferito da Repubblica, il mondo Inter era in contatto con Giuseppe Caminiti, il signore dei parcheggi di San Siro e leader della Nord, che figura tra gli arrestati nell’ambito dell’inchiesta Doppia Curva.

Inter: chi è ‘Pino’, il signore dei parcheggi amico dei nerazzurri

Cinquantaquattrenne originario di Taurianova, Giuseppe Caminiti detto Pino era ricercatissimo da calciatori dell’Inter (e non solo) per ottenere, magari in cambio di biglietti o una maglia autografata, un posto nel parcheggio sotterraneo di San Siro per amici e familiari.

Era richiesto da un po’ tutti, Caminiti: dal figlio di Simone Inzaghi, passando per i vari Calhanoglu, Frattesi, Barella, Bastoni, senza dimenticare alcuni ex come Nainggolan, ora suo malgrado al centro di una delicata vicenda legata al traffico di cocaina, Brozovic e Lukaku. I rapporti di Pino, però, non si limitavano al contesto calcistico. Già, come scrive Repubblica, Caminiti regnava in forza dei suoi radicati legami di ’ndrangheta e alla protezione di Giuseppe Calabrò detto “udutturicchiu”, finendo dietro le sbarre lo scorso settembre nell’inchiesta che ha azzerato le curve di Inter e Milan.

Il figlio di Inzaghi e gli abbracci con Calhanoglu

Dall’analisi del suo cellulare sono emerse le relazioni di Caminiti con mondo del calcio. Da Tommaso Inzaghi, figlio-agente dell’allenatore nerazzurro Simone, Pino ha ricevuto un prezioso biglietto in occasione della sfida casalinga con la Lazio del maggio 2024, quella cioè della grande festa organizzata per celebrare la seconda stella.

E il figlio del tecnico gli scrive: “Ci sei sempre stato accanto. Cercherò sempre di farti un favore… io e mio padre”. Con Calhanoglu, poi, scambi di abbracci e messaggi che ne certificano il rapporto d’amicizia perché accompagnati da ‘frate’, ‘bro’ e cuoricini.

Da Bastoni a Barella: i favori per un posto auto a San Siro

Tante le richieste dei nerazzurri. Frattesi assicura una maglia in cambio di un posto auto per la mamma (“La firmo x te? Grande Pinù, la maglia è tua). Lo stesso fa Bastoni (“te la lascio stasera”) con tanto di video di saluti: così al padre del difensore sono garantiti “tre braccialetti per hospitality”.

E, ancora, Barella, cui è riservato un posto per il cugino (“poi viene via con me, se no devo uscire, fermarmi in mezzo alla gente, prenderlo, capito?) e per il cognato, con un impegno nei confronti di Pino: “Stasera ti darò quella cosa che ti ho promesso”. Caminiti era in buoni rapporti anche con diversi dirigenti, come il responsabile della sicurezza Claudio Sala e l’ex capo della comunicazione Matteo Pedinotti.

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