Durante un’intervista alla Gazzetta dello Sport, Mauro Icardi ha parlato delle possibilità del Paris Saint Germain di vincere la Champions League: “Il Psg ha i giocatori giusti per far bene, ma la Champions è un trofeo ambito da tutte le grandi squadre. Questo non toglie che vogliamo fare del nostro meglio anche per far dimenticare ai tifosi le brutte esperienze delle ultime stagioni”.
Agli ottavi i campioni di Francia potrebbero scontrarsi con l’Inter: “Se succederà la vivrò nel migliore dei modi e se toccherà a me andare in campo, da professionista darò il massimo per difendere la mia nuova maglia. All’Inter però non posso che augurare sempre il meglio in ogni competizione. A Milano ho ancora tanti amici: abbiamo casa a San Siro ma ne stiamo costruendo anche una nuova perché Milano è la città dove vogliamo continuare a vivere quando avrò finito di giocare”.
“I nerazzurri hanno un allenatore come Conte che vuole vincere e giocatori che vogliono altrettanto. Spetta a loro continuare il lavoro che abbiamo cercato di fare anche noi prima per ridurre il gap con la Juventus, che rimane comunque al top” ha ammesso l’argentino.
A fine stagione il club francese dovrà decidere se riscattarlo per 70 milioni di euro o rispedirlo in Italia: “Per quest’anno sono al Psg e il mio obiettivo è dare il massimo per questa maglia. Poi a fine campionato, verso maggio o giugno, vedremo cosa succederà. E’ ancora presto per dire qualcosa”.
Spazio anche a un duro messaggio ai giornalisti italiani: “Alla pressione ci sono abituato, ma credo che aiuti il fatto che finora abbiamo vinto quasi sempre e quando vinci va tutto bene. In Italia invece si era creato un circolo vizioso in certi ambienti giornalistici dove si finiva sempre per parlare un po’ troppo di qualsiasi cosa mi riguardasse. Qui a Parigi non è così”.
In maglia nerazzurra Icardi è stato un punto di riferimento per la squadra mentre ora è in un spogliatoio ricco di grandi giocatori: “E’ un po’ diverso rispetto all’Inter, anche se poi non ho un vero metro di paragone perché non ho giocato in altre grandi squadre in passato. Qui però mi trovo bene e in fondo qui, come all’Inter, mi viene chiesta la stessa cosa: fare gol, che poi per un attaccante e per la squadra è la cosa che conta di più”.
A Milano ha preso il suo posto Lukaku, che dopo un promettente inizio ha trovato qualche difficoltà: “Mi pare abbia iniziato bene segnando subito un paio di gol. Poi anche lui si è infortunato e magari questo fatto ha sollevato le solite critiche, anche perché Lukaku rappresenta un grande investimento della società ed è stato fortemente voluto da Conte. Deve dimostrare di essere all’altezza delle aspettative”.
“Non è facile per nessuno giocare in Italia. La serie A è il campionato più difensivo in Europa. Magari ha bisogno di un po’ più di tempo per ambientarsi, ma è uno che ha già segnato molto in carriera. Di gol ne farà ancora. Capita a tutti di attraversare un momento meno brillante poi quando riparti, non ti fermi più”.
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