La notizia non riguarda direttamente l’Inter, ma inevitabilmente crea non poca inquietudine anche negli ambienti nerazzurri. Nel corso della notte italiana il Gruppo Suning ha ufficializzato il proprio disimpegno dal calcio cinese, smantellando quel Jiangsu Football Club che era arrivato a vincere il campionato locale. E, con la Beneamata che attualmente comanda la Serie A, ci si domanda quali possano essere le conseguenze. Anche nel medio o lungo termine.
“A causa della sovrapposizione di vari elementi incontrollabili, il Jiangsu Football Club non può garantire efficacemente la continuazione dell’attività: da ora in poi, il Jiangsu Football Club si fermerà. L’attività di ogni squadra verrà cessata“, ha fatto sapere il Gruppo Suning in una nota pubblicata su Weibo. E che arriva quando anche l’Inter, come noto, attende di conoscere il proprio futuro a livello societario.
Ulteriore allarme arriva per un successivo passaggio logico: “Negli scorsi sei mesi, il club ha fatto di tutto per garantire la successione, senza tralasciare alcuna opportunità. Allo stesso tempo, ci aspettiamo che proseguano su scala più ampia le questioni relative allo sviluppo futuro, magari con nuove imprese che vogliano subentrare“.
In settimana il Gruppo Suning aveva infatti emesso un altro comunicato che riguardava invece l’Inter, e in cui si spiegava di essere “in trattative per fornire una serie di soluzioni nell’ambito della struttura del capitale e della gestione della liquidità“. Si garantiva, comunque, “il proprio impegno per il sostegno finanziario del club con o senza un supporto esterno”.
Una situazione insomma non grave, ma con un livello di inquietudine che cresce. Anche perché l’esperienza del Jiangsu Football Club si è conclusa con parole fin troppo filosofiche. “In questi 5 anni, abbiamo lavorato molto duro, condividendo gioie e momenti difficili. Non ci sono rimpianti, questo è il calcio. Questa è la vita“, è la conclusione della nota sui campioni di Cina.
E l’Inter, intanto, aspetta. Ma non è tranquilla.