Achraf Hakimi resta negativo al Coronavirus , e ora l’ Inter farà il possibile per poterlo schierare a Marassi nella trasferta contro il Genoa . Si tratta di una vera e propria corsa contro il tempo , che i nerazzurri proveranno a praticare in queste ore. Con il via libera dell’ATS decisivo per il buon esito della missione.
Il laterale di Antonio Conte è infatti regolarmente partito per la Liguria e raggiungerà i suoi compagni in vista della sfida al Grifone. Per giocare serve però l’ autorizzazione sanitaria , e la società sta lavorando alacremente allo scopo di ottenerla. Con la consapevolezza che il buon esito dell’operazione non dipende solo dai dirigenti nerazzurri.
Occorre ricordare che la positività al Coronavirus di Hakimi si è tramutata in un vero e proprio caso , con tanto di rabbia dell’Inter raccontata dalla stampa. I motivi del disappunto nerazzurro nascono dall’ipotesi, tutt’altro che da scartare, che il giocatore potesse essere sin dall’inizio un falso positivo .
La ‘Gazzetta dello Sport’ ha infatti raccontato che le ore di mercoledì hanno vissuto parecchia confusione . Il laboratorio Synlab aveva infatti comunicato in mattinata all’Inter che tutti i giocatori nerazzurri erano negativi.
Alle 16 , però, una nuova valutazione dei risultati aveva portato a inserire Hakimi nella lista dei positivi . Non era stato possibile effettuare un altro test di conferma mercoledì, dato che la Uefa prevede un solo tampone prima di una partita giocata nello stadio di casa.
Hakimi ha quindi saltato la Champions League , ma senza poter verificare la propria negatività per questioni di protocollo . E con la netta sensazione che potesse esserci qualche errore.