La notizia è che Inter e Fiorentina non si affronteranno più per questa stagione dato che i nerazzurri sono stati eliminati ai rigori dalla Lazio in Coppa Italia, mentre i viola se la vedranno in semifinale contro la Fiorentina. Già, rigori, parola chiave degli scontri diretti tra le due squadre nella stagione 2018-2019.
All’andata, gara vinta per 2-1 dall’Inter grazie a un gol nel finale di D’Ambrosio, fu la Fiorentina a protestare sia per il penalty concesso ai nerazzurri nel primo tempo per un fallo “di polpastrelli” di Vitor Hugo e poi per un fallo su Chiesa non ravvisato prima del gol decisivo. Cinque mesi dopo la rabbia è tutta dell’Inter, raggiunta sul 3-3 al 101’ per un rigore trasformato da Veretout al termine di una gara letteralmente folle, piena di episodi valutati al Var, compreso quello finale e determinante.
Alla fine il punto serve a poco a entrambe in chiave Europa, in particolare all’Inter e anche per questo al termine della partita è esplosa la rabbia di Luciano Spalletti, che se l’è presa con lo studio di “Sky Calcio Club” su Sky Sport per l’analisi dell’episodio-chiave: “Non si può parlare da tifosi – attacca Spalletti mettendo nel mirino il conduttore Fabio Caressa – Ho sentito dire ‘episodio dubbio, forse l’ha presa con il petto’. Non c’è nulla di dubbio, non ci sono discussioni: è colpo di petto netto, il pallone sulla mano non ci va neppure. Eravamo in dieci in panchina a guardare la stessa immagine che aveva l’arbitro ed eravamo tutti d’accordo. Ma domani si parlerà come sempre che Spalletti va via e viene un altro”.
Spalletti fa chiaro riferimento alla partita d’andata e parla di condizionamento ambientale: “Purtroppo questa partita e questa direzione sono state figlie dei ‘polpastrelli’ dell’andata. C’era un clima molto pesante in particolare nei minuti finali è questo è il risultato”.
Il tecnico toscano ha poi fatto parzialmente marcia indietro, parlando della prova della squadra e tornando sull’assenza di Icardi: “Forse non dovrei venire in tv al termine di partite come questa o forse non ho sentito la prima parte della discussione. Comunque mi tengo la prestazione della squadra. Più compatti dopo il caso Icardi? Siamo in condizione e abbiamo chiaro il nostro obiettivo. Venendo a mancare un giocatore forte bisognava portare qualcosa in più a livello individuale ed è successo”.
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