Uno degli artefici della straordinaria cavalcata nerazzurra in Serie A è senza dubbio Romelu Lukaku, classe 1993 arrivato la scorsa stagione dal Manchester United. Big Rom, oltre alla valanga di gol che ha già segnato in stagione, regola tutta la fase offensiva dell’Inter, fornendo assist, creando spazi e avendo un valore psicologico enorme sul resto dei compagni di squadra.
Ospite del media olandese 433 in diretta Instagram, il centravanti dell’Inter parla così della sua stagione:
“Mi sento bene, stiamo lavorando davvero duro. L’anno scorso ci sono stati tanti alti e bassi, ma se guardiamo alla squadra ci sono tanti giovani e penso che abbiamo fatto tutti uno step successivo. Mancano tante partite e abbiamo tanta fame per raggiungere i nostri risultati”.
Una stagione davvero magnifica quella dell’Inter, che nessuno alla vigilia si aspettava cosi tirannica in Serie A:
“Penso che il campionato sia davvero complicato, ti devi preparare bene per ogni partita e sei sempre messo alla prova. Ogni partita è un test diverso, mi aiuta a essere un calciatore migliore ma bisogna impegnarsi. Cerchiamo la miglior soluzione e difendiamo bene. Penso che i difensori e il portiere stiano facendo un ottimo lavoro. Anche noi attaccanti sappiamo che, non concedendo niente dietro, prima o poi il gol arriverà”.
Lukaku sembra poi avere stretto un legame profondissimo con il tecnico Antonio Conte. Celebre il video in cui, dopo che Lukaku si mangia un gol davanti alla porta, si vede Conte con le mani nei capelli urlare disperato “No Lukakone mio no…“. Comiche a parte, c’è molto del tecnico salentino nell’esplosione del belga:
“Conte dice sempre che l’attaccante è il primo difensore, perciò io, Lautaro, Alexis e Pinamonti cerchiamo sempre di bloccare la costruzione della difesa avversaria. E gli rendiamo la vita difficile. Penso che se siamo tutti e quattro degli attaccanti non generosi tutta la squadra ne beneficia”.
In ultimo, un commento sul nuovo logo dell’Inter, che non ha incontrato i gusti della maggior parte dei tifosi. Ma si sa, ormai ciò che conta è l’Asia, e ciò che piace a quel mercato:
“È una versione moderna, fa parte della modernizzazione dell’Inter. Penso che l’anno scorso sia andato davvero alla grande, negli ultimi dieci anni tutti aspettavano di vedere l’Inter di nuovo al vertice. Abbiamo fatto parte in Europa League e penso che il logo faccia parte del processo di modernizzazione. Non vedo l’ora di far vedere la maglia della prossima stagione”.
