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Inter, s'infiamma lo scontro tra Comune e Suning su San Siro

Il sindaco Beppe Sala controreplica alla famiglia Zhang: "Deluso per la loro risposta, mi chiedo se in Cina se la sarebbero potuta permettere. Ma io penso al bene della squadra e della città".

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Sul campo la squadra vola con otto vittorie consecutive e un margine dilatato sul Milan inseguitore. Fuori, però, per l’Inter non mancano motivi di preoccupazione.

Da una parte il focolaio di Coronavirus che ha costretto i giocatori di Antonio Conte ad interrompere il momento d’oro, visto che la partita contro il Sassuolo è stata rinviata, dall’altro la tensione tra la proprietà e il sindaco Beppe Sala sul fronte nuovo stadio.

La polemica a distanza, che si inserisce nel più ampio momento di incertezza societario legata alla ricerca di soci da parte di Suning per ovviare alla necessità di interrompere gli investimenti dopo l’imposizione arrivata dalla Cina, è stata innescata dalle osservazioni del primo cittadino milanese riguardo alle intenzioni della famiglia Zhang in merito al futuro di San Siro.

“Vorrei sapere le intenzioni della proprietà sull’Inter e su San Siro” aveva detto Sala. “Troviamo le dichiarazioni del Sindaco di Milano offensive nei confronti della Proprietà, irrispettose verso la storia e la realtà del Club. Siamo disgustati” la secca risposta di Suning, che non è ovviamente piaciuta al Sindaco.

Il sindaco ha replicato altrettanto duramente su ‘La Gazzetta dello Sport’: “La reazione dell’Inter alle mie parole sul nuovo San Siro mi ha sorpreso. Mi chiedo se sono mal consigliati e mi verrebbe una domanda da fare al presidente Zhang: in Cina si permetterebbero di rivolgersi alle istituzioni come hanno fatto con me?”.

“Voglio fare il bene di Milano – ha aggiunto Sala – non faccio l’offeso e continuo a dire che lo stadio è una buona opportunità per la città. Credo che lo stadio si debba fare, non ho cambiato idea. Ma il punto è un altro e una volta per tutte va chiarito: lo stadio vale meno della metà del progetto immobiliare proposto da Inter e Milan. È davvero così illogico voler sapere chi è quel qualcuno a cui affideremo per diversi anni la rigenerazione del quartiere?”. 

Poi l’inevitabile riflessione sul possibile cambio di proprietà: “Dall’Inter non ho avuto comunicazioni ufficiali rispetto alle trattative per il futuro del club. Non voglio scendere nei dettagli della situazione debitoria dell’Inter, non mi sembra il caso, io mi muovo spinto solo dalla logica della prudenza. Non sono io che dico che in questo momento gli investimenti originati dalla Cina in alcuni settori come il calcio sono in difficoltà. Se non ci fossero trattative aperte sull’Inter non avrei avuto problemi, ma visto che ci sono devo cautelarmi. La mia preoccupazione non riguarda il progetto, nessuno lo sta rimettendo in discussione: parliamo di una partnership e voglio sapere chi è oggi e chi sarà nel futuro il mio partner”

La conclusione: “Voglio dimenticare la sgradevolezza della frase ‘l’Inter sopravviverà a Sala’ usata dal club. Il sindaco è per definizione una carica pro tempore, perciò devo garantire il futuro della città. A chi mi subentrerà, magari già a ottobre, devo lasciare una situazione pulita”.

Inter, s'infiamma lo scontro tra Comune e Suning su San Siro Fonte: Getty Images

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