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Inter sui rigori si cambia, ecco la nuova gerarchia: i numeri inchiodano le scelte di Inzaghi

All'Inter si cambia, d'ora in avanti sui rigori non saranno ammesse discussioni e 'scippi' come quello di Lautaro a Lukaku a La Spezia. Ennesima critica a Inzaghi: perché venerdì sera non è intervenuto?

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Rino Dazzo

Rino Dazzo

Giornalista

Se mai ci fosse modo di traslare il glossario del calcio in una nicchia di esperti, lui ne farebbe parte. Non si perde una svista arbitrale né gli umori social del mondo delle curve

Per molti è stato l’episodio che ha incanalato la sfida del Picco su binari sfavorevoli all’Inter. Passare in vantaggio dopo una manciata di minuti, scardinare subito il bunker allestito da Semplici a protezione della porta del suo Spezia, molto probabilmente avrebbe cambiato il destino della partita. E invece il calcio di rigore guadagnato da D’Ambrosio è stato calciato malamente da Lautaro. Errore che può capitare, certo. Il problema è che quel penalty Lautaro non avrebbe dovuto neppure calciarlo.

Inter, lo scippo di Lautaro a Lukaku

Il rigorista dell’Inter, infatti, era – ed è – Lukaku. Proprio ‘Big Rom’, il gemello del gol del Toro. Quello che un video ha pizzicato allontanarsi piuttosto contrariato dalla zona del dischetto dopo che l’argentino s’era impadronito del pallone e non aveva alcuna intenzione di mollarlo, nelle lunghe fasi di consulto al monitor che hanno preceduto la concessione del rigore da parte di Marinelli. Ma allora perché ha tirato Lautaro? Perché Inzaghi non è intervenuto dalla panchina? Si è parlato anche di questo nell’ennesimo confronto post ko alla Pinetina.

I numeri sui rigori che inchiodano il Toro

Inzaghi è finito sulla graticola anche per non aver ‘ricordato’ al Toro che il rigorista designato non era lui. Con tutta probabilità il tecnico non se l’è sentita di negare l’opportunità al suo uomo guida, che tante castagne dal fuoco gli ha tolto in questo periodo, e per questo motivo non ha fiatato, pur essendo evidente la contrarietà del belga. Eppure i numeri non mentono e dicono che l’argentino dal dischetto ha fatto cilecca in sei occasioni su 17, tutte con l’Inter. Errori concentrati quasi tutti durante la gestione Inzaghi: quattro su nove. Curiosamente, errori giunti – quasi tutti – dopo rigori ‘scippati’ al compagno designato. Come quello in un derby col Milan, con Calhanoglu attonito e Tatarusanu protagonista di una provvidenziale risposta.

Diktat a Inzaghi e alla squadra: li tira lui

Scene che non si ripeteranno in futuro. Fin quando sarà in campo Lukaku, i rigori li tirerà lui. Almeno dal dischetto, l’ex centravanti del Chelsea è ancora una sentenza. Quattordici gol su altrettanti tentativi, una macchina più che un bomber. Lui di penalty non ne ha ancora sbagliato uno da quando indossa i colori nerazzurri. E d’ora in avanti non ci saranno dubbi: toccherà a lui calciarli. Se non l’ha fatto Inzaghi, ci avranno pensato Marotta e Ausilio a “ricordarlo” a tutti.

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