Superare il Porto e accedere ai quarti di finale di Champions, per l’Inter, non significa solo tornare tra le prime 8 in Europa per la prima volta dal 2011, ma anche prendere un bel gruzzoletto di soldi, una specie di tesoretto, che può far rivedere le strategie sul mercato. Senza la qualificazione, invece, la proprietà sarebbe costretta a sacrificare più di un pezzo pregiato nella prossima sessione.
- Inter: il Porto non è insuperabile
- Inter: cosa cambia con i quarti di Champions
- Inter: la missione di Inzaghi
Inter: il Porto non è insuperabile
Non è un ostacolo insormontabile per Lautaro e compagni il Porto. Mercoledì sera, a San Siro, bisognerà però subito prendere un buon margine. Per garantirsi un ritorno meno difficile in terra portoghese. Se in campionato, la truppa di Simone Inzaghi sta marciando di nuovo spedita e tentando di blindare la qualificazione alla prossima Champions, quella di quest’anno va onorata. Dopo aver superato un girone particolarmente difficile, i nerazzurri hanno avuto dalla loro un sorteggio non proibitivo. Devono sfruttare questa fortuna avuta alle urne.
Nel campionato portoghese, la squadra di Sergio Conceicao insegue il Benfica, leader della classifica, con due punti di ritardo, ma anche una partita in più. Nonostante le parole del tecnico: “Possiamo battere l’Inter, dobbiamo sognare”, la bilancia pende di più dalla parte dell’Inter. A patto di continuare sulla strada tracciata in campionato.
Inter: cosa cambia con i quarti di Champions
Come detto all’inizio, Suning guarda con molto interesse alla doppia sfida con il Porto. Da cui dipenderà anche la prossima campagna acquisti. L’introito extra, battendo i lusitani, tra premi Uefa (10,6 milioni), bonus degli sponsor e incasso al botteghino (San Siro esaurito), sarebbe di una ventina di milioni di euro. Il classico ‘tesoretto’ da utilizzare bene.
Come sappiamo, almeno una cessione importante ci sarà da parte dell’Inter – Dumfries è l’indiziato numero uno – per il vincolo di ottenere un utile da 60 milioni nel rapporto acquisti/cessioni, ma potrebbero non essercene altre. E ci sarebbero spazi di manovra più ampi per rinnovare i contratti di Calhanoglu, Bastoni, de Vrij e Dzeko. In più ci sarebbe spazio anche per un importante colpo in entrata nel prossimo mercato estivo.
Inter: la missione di Inzaghi
Simone Inzaghi ha dunque una missione da compiere: far quadrare i conti. Senza dimenticare che passare ai quarti aprirebbe anche alla possibilità di sognare qualcosa in più. Ma forse alla proprietà in questo momento interessa di più la missione economica di quella sportiva.
Tenuto conto che, per quel che riguarda quest’ultima, la squadra nerazzurra è andata già al di là delle aspettative di inizio stagione, quando si puntava almeno al terzo posto nel girone per poter disputare l’Europa League. Quello che è venuto in più non va sprecato, adesso, con l’eliminazione dagli ottavi. Come scrive la Gazzetta dello Sport di oggi, non ci si può tutti gli anni inventare un miracolo Casadei, sul mercato.