Non c’è alcun dubbio: la partita di campionato fortunosamente vinta contro la Juventus è stata uno spartiacque nel corso della seconda parte della stagione dell’Inter, che da allora sembra aver ritrovato risorse fisiche e tecniche che fino al derby d’Italia compreso sembravano irrimediabilmente perdute e che invece ieri hanno avuto un grande peso nella vittoria nella stracittadina di ritorno di Coppa Italia contro il Milan.
- Inter: contro il Milan la rivincita di Simone Inzaghi
- Inter: la difesa torna a essere blindata
- Inter: Lautaro sempre decisivo contro il Milan
Inter: contro il Milan la rivincita di Simone Inzaghi
Prima di tutto, come highlight della sfida di San Siro, a far da contraltare alla rabbia e al nervosismo del tecnico rossonero Stefano Pioli c’è stata la soddisfazione immensa di quello nerazzurro Simone Inzaghi, che nell’intervista del dopo partita si è tolto qualche macigno dalle scarpe, dicendo che l’avevano criticato “per un mese” a causa delle sostituzioni sbagliate nel derby di campionato.
Quando si vince invece è tutto perfetto, e ieri i campioni d’Italia sono stati quasi perfetti. Quasi, perché l’annullamento del gol rossonero di Bennacer che avrebbe portato la partita sul 2-1 a metà del secondo tempo e che invece si è chiusa sul 3-0 è stato quantomeno discutibile.
Inter: la difesa torna a essere blindata
Ma questo annullamento va a inficiare in minima parte il rendimento della difesa, che è tornata a essere blindata come nei momenti migliori: nelle ultime quattro partite, l’unico gol subito è stato quello segnato da Maggiore nel 3-1 con cui l’Inter ha battuto venerdì lo Spezia.
Non c’è dubbio che l’attenzione, nel reparto arretrato, è molto maggiore di quanto non fosse un mese fa, e anche Samir Handanovic, che alcuni giudicavano ormai da pensione, è tornato quello dei giorni migliori, tanto da essere decisivo in un paio di occasioni nel primo tempo.
Inter: Lautaro sempre decisivo contro il Milan
Ma non è solo la difesa nerazzurra a essere rigenerata e più attenta: lo dimostra il salvataggio sulla linea, sempre nel primo tempo, di Ivan Perisic, uno che difensore proprio non è. E che dire di Lautaro Martinez? Il suo gol dopo quattro minuti, seguito dal suo secondo personale verso la fine del primo tempo, ha dato il via al trionfo dei campioni d’Italia.
Il Toro quando vede il rossonero dei “cugini” si scatena: sono cinque le reti totali da lui segnate contro il Milan. Inoltre, in questa stagione, è l’unico dei suoi insieme ad Alexis Sanchez ad aver segnato in quattro competizioni.
Non male per uno che viene costantemente messo in discussione e che invece è uno dei simboli di una squadra che sa rialzarsi dai momenti difficili e che ora ha tutte le possibilità di vincere le sei partite di campionato che le restano, compreso quindi il recupero col Bologna, per acciuffare il secondo scudetto consecutivo.