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Internazionali, Passaro e Napolitano conquistano il Foro Italico: “Giocare a Roma è un'emozione unica”

Francesco Passaro, dopo un periodo difficile, rinasce agli Internazionali d’Italia. Stefano Napolitano vive la sua seconda giovinezza: “Sarebbe stato bellissimo giocare con Berrettini”.

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Gerry Capasso

Gerry Capasso

Giornalista

Per lui gli sport americani non hanno segreti: basket, football, baseball e la capacità innata di trovare la notizia dove altri non vedono granché

La giornata di gare agli Internazionali di Roma vive anche sulle emozioni dei “campi minori”. Il 23enne Passaro, che in inverno si è allenato con Sinner, vince la maratona con Rinderknech (numero 73 al mondo). Parabola particolare anche per il 29enne Stefano Napolitano che nel 2024 sta vivendo una nuova giovinezza e che ha raggiungo il suo miglior ranking in carriera proprio nelle ultime settimane (numero 125). Il primo turno doveva essere il derby contro Matteo Berrettini ma il ritiro del romano gli ha messo sulla strada lo statunitense JJ Wolf, battuto in due set nel catino bollente del campo numero 12.

Passaro: “Ho giocato anche per chi faceva il tifo”

La prima grande soddisfazione per i colori azzurri arriva da Francesco Passaro. Il 22enne di Perugia, che ha conquistato un posto in tabellone attraverso le qualificazioni, ha vinto una maratona contro il francese Rinderknech con il Pietrangeli che ha fatto un tifo scatenato per lui: “E’ stato un torneo ricco di emozioni e una montagna russa continua, ma sta andando bene e magari tutte le settimane andassero così. Mi sto godendo ogni singolo momento di questo bellissimo torneo. Giocare in un’atmosfera del genere è un’emozione bellissima. Avere la possibilità di giocare al Pietrangeli che è il mio campo preferito è un onore e averci vinto una battaglia così. Ho cercato di giocare anche per chi faceva il tifo”.

Una battaglia durata più di 24 ore visto che il match è stato sospeso e ripreso solo nella giornata di oggi: “Stanotte sognavo il primo game, come dovevo battere. La tensione era molta perché sapevo che la partita poteva durare poco o magari durare come è stato. Sono contento di come ho gestito le emozioni. E’ una delle prima volte che mi trovo a giocare davanti a un pubblico del genere e in un contesto così importante”.

La caduta e la rinascita di Passaro

Lo scorso anno un top ranking a ridosso dei primi 100 a 22 anni e la possibilità di poter diventare un altro volto della pattuglia azzurra. Poi le difficoltà con la classifica che peggiora sempre di più e Passaro che si ritrova fuori dai primi 200. Ora una nuova rinascita: “Queste emozioni mi devono dare consapevolezza che è una delle cose che mi sono mancate. Il mio team ha molta fiducia in me, sa quello che posso fare. Io prima di questo torneo non avevo chiaro fin dove potevo arrivare. Sono contento da portare in campo negli allenamenti e nei prossimi tornei che non saranno al Foro Italico, magari andrò a giocare in Macedonia e devo lottare tutti i punti come ho fatto oggi”. Al prossimo turno la sfida con l’olandese Griekspoor, numero 23 al mondo.

Napolitano: “Dispiaciuto per Berrettini”

L’altra favola degli Internazionali la racconta Stefano Napolitano che sta vivendo una seconda giovinezza che lo ha portato ad avere il miglior ranking in carriera proprio alla vigilia degli Internazionali: “Ho cercato di sfruttare il momento. Mi dispiace molto non aver potuto giocare con Matteo (Berrettini, ndr) perché sarebbe stato una bella esperienza per me e mi dispiace che abbia avuto ancora un problema. Sono contento di essermi sbloccato qui a Roma, l’anno scorso ci ero andato vicino. E’ cambiato molto da quando sono arrivato in Magnitudo, mi hanno dato una mano incredibile. Devo a loro questa seconda chance con altre figure che si sono aggiunte. Con me hanno fatto un miracolo”.

Dai campi Challenger al secondo turno di un Masters 1000, il tutto a 29 anni e dopo aver superato tantissimi ostacoli fisici: “Sono successe miliardi di cose nell’ultimo anno, quando sono arrivato qua a Roma ho collegato che avevo la certezza di giocare le qualificazioni. L’anno scorso anche solo per giocare le prequalificazioni ho fatto di tutto. Io qui a Roma giocherei anche in terza categoria, è un contesto che mi piace molto. Avere wild card è anche una responsabilità. Devi onorare la tua presenza e sto cercando di farlo”.

Internazionali: il tabellone completo

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