Balzato nelle ultime ore agli onori delle cronache per un presunto tentato strangolamento alla sorella, sui social, Ishak Belfodil, si è scagliato duramente contro la stampa d’Oltralpe.
- Belfodil, la notizia choc dalla Francia
- La dura presa di posizione di Belfodil
- Gli esordi di Belfodil
- La parabola di Belfodil in Serie A
- Belfodil giramondo mai esploso
Belfodil, la notizia choc dalla Francia
Da L’Equipe a Le Parisien, la notizia è rimbalzata un po’ ovunque, arrivando inevitabilmente con la sua eco anche sulle testate di casa nostra. “L’ex Inter, Belfodil arrestato per aver tentato di strangolare la sorellina”. Una notizia choc, che l’attaccante ha voluto smontare andando all’attacco con una storia postata sul suo profilo Instagram ufficiale.
Una presa di posizione netta per rispondere alle accuse e chiarire la situazione che, stando alle prime indiscrezioni, avrebbe visto i due venire alle mani dopo un litigio, con l’attaccante arrestato e trattenuto presso la stazione di Polizia di Elancourt, nella regione di Parigi, prima di essere rilasciato senza che la ragazza, appena quindicenne, avesse sporto denuncia.
La dura presa di posizione di Belfodil
“Quando la menzogna prende l’ascensore, la verità prende le scale. Anche se impiega più tempo, la verità arriva sempre“, ha scritto l’attaccante algerino con passaporto francese, che poi ha affondato il colpo: “Spero che tutti gli pseudo giornalisti alla ricerca di clic a tutti i costi (anche se significa scrivere titoli come tentato omicidio o altre informazioni false) condivideranno la vera notizia che arriva sulla stampa appena un’ora dopo i loro titoli… Alhamdoulillah, la mia sorellina, e io stiamo molto bene“.
Gli esordi di Belfodil
Nato a Mostaganem, Algeria, il 12 gennaio 1992, Belfodil è cresciuto calcisticamente nell’OSC Élancourt, club situato nella periferia parigina. Si è fatto conoscere al calcio che conta con l’approdo in prima squadra nel Lione appena ventenne, dopo aver fatto la trafila nelle giovanili di Paris Saint-Germain, Buologne-Billancourt, Clermont Foot e, appunto, OL. Paragonato a Benzema, con cui ha condiviso anche lo spogliatoio a Lione, nonostante le ottime premesse fisiche e tecniche, non è mai realmente riuscito a lasciare il segno.
La parabola di Belfodil in Serie A
A gennaio 2012 sbarca in Italia, in prestito al Bologna, ma vive da comprimario la stagione record dei 51 punti con Stefano Pioli in panchina. A fine stagione, il Parma decide di puntare su di lui. Con i Ducali, che lo acquistano a titolo definitivo, prende parte a ben 33 partite, mettendo a segno otto reti.
A luglio 2013 arriva la grande opportunità, con l’approdo in compartecipazione all’Inter, ma la sua esperienza in nerazzurra si conclude già a metà stagione, con il passaggio al Livorno, che non riesce a evitare la retrocessione. La compartecipazione viene risolta nel 2014. A spuntarla è il Parma, ma anche in questo caso, l’avventura si rivela un flop e si conclude con la risoluzione anticipata del contratto.
Belfodil giramondo mai esploso
Quello è anche l’ultimo contatto con il calcio italiano per Belfodil, che riparte dalla Arabian Gulf League. Arriva al Baniyas a luglio 2015 e un anno, 25 partite e 13 reti dopo, ad agosto 2016 rescinde. Torna, così, in Europa, in particolare in Belgio, dove ad accoglierlo è lo Standard Liegi.
Un anno e va in Germania, in prestito al Werder Brema, dopo ritrova continuità e familiarità con il gol, tanto da convincere l’Hoffenheim a investire 5,5 milioni di Euro per acquistarlo dallo Standard Liegi. Tre stagioni più tardi, è l’Herta Berlino a sceglierlo per il proprio attacco. Nel 2022, firma un biennale con la compagine qatariota dell’Al-Gharafa, sua attuale squadra di club. In nazionale, invece, dopo aver trascorso le giovanili con indosso la casacca della Francia, ha scelto di sposare la causa dell’Algeria.