Lo scorso maggio era capitato a Julio Velasco, ct della nazionale femminile di volley oro alle Olimpiadi di Parigi, dover incassare il no alla convocazione da parte di quattro giocatrici: Pietrini, Chirichella, Bonifacio e Lubian. In passato era successo anche ad altre nazionali (Francia e Inghilterra) così come alcuni addii annunciati avevano fatto posto a dietrofront ma un episodio come quello occorso alla nazionale di Spalletti, con il no rancoroso di Acerbi alla chiamata in azzurro, ha pochi precedenti.
- La spiegazione di Spalletti e la risposta di Acerbi
- La frase incriminata del ct
- I tifosi si dividono tra le ragioni di Acerbi e del ct
- La sentenza di Buffon
La spiegazione di Spalletti e la risposta di Acerbi
Ieri in conferenza il ct ha messo nero su bianco: “Acerbi ha rifiutato la convocazione, mi ha avvisato con un messaggio, ne prendiamo atto”. A stretto giro la replica del difensore dell’Inter, via social: “Alla luce degli ultimi avvenimenti non esistono ad oggi le condizioni proseguire serenamente questo percorso. Io non cerco alibi né favori, ma pretendo rispetto. E se questo rispetto viene a mancare da parte di chi dovrebbe guidare un gruppo, allora preferisco farmi da parte. Non sono uno che si aggrappa a una convocazione: ho sempre dato tutto, ma non resto dove non sono più voluto davvero ed è chiaro che non faccio parte del progetto del ct”.
La frase incriminata del ct
Quali sono gli ultimi avvenimenti cui fa riferimento Acerbi e quale la mancanza di rispetto del ct? Bisogna andare indietro e risalire allo scorso marzo, quando dopo il 3-3 in Germania e l’eliminazione dalla Nations League, un giornalista, durante la conferenza stampa, ricordò le ottime prestazioni di Acerbi contro Haaland con la maglia dell’Inter, proponendo la sua convocazione per la sfida di giugno contro la Norvegia.
Bruciante la risposta di Spalletti: “Ma lei sa di che anno è Acerbi? Secondo me Bastoni, Calafiori e Buongiorno hanno delle qualità importanti uguali. Che Acerbi sia un calciatore fantastico, che stia facendo benissimo sono d’accordo. Però credo in questi calciatori che ho portato e vado avanti così. Diciamole le cose, altrimenti è troppo facile. Se chiamo uno, allora poi è meglio quell’altro. Secondo me questi giocatori meritano e continuo a portarli. Il gruppo grossomodo è fatto. Grazie del consiglio”. Una frase, quella sull’età, che evidentemente Acerbi non ha dimenticato e Spalletti sì visto che l’ha chiamato.
I tifosi si dividono tra le ragioni di Acerbi e del ct
Fioccano i commenti sui social: “Acerbi, prima allontanato dalla nazionale per l’età poi richiamato, in certe situazioni ho un motto “quando manca il vino è buono anche l’aceto”. Bravo Acerbi” e poi: “Spalletti che prima gli dice che è vecchio, poi prende 3 pere dalla Germania che manco le difese dell’ Interregionale e poi lo richiama come se nulla fosse.. lui si gli ha tenuto rispetto?” e anche: “Acerbi lo ha comunicato in privato a spalletti e lui sputtana il motivo, Acerbi ha fatto il post subito dopo. Credo chi ha mancato di rispetto non è Acerbi” e ancora: “Se hai bisogno di un centrale di 37 anni sei messo male, sportivamente. Se non ne hai bisogno e lo chiami “giusto per”… sei messo ancora peggio, umanamente”
C’è chi osserva: “Da quando Acerbi è diventato un misto di Maldini/Baresi/Nesta/Cannavaro? France stai pure a casa, nessuno sentirà la tua mancanza…” e poi: “Progetto o non progetto ci sono calciatori che sognano la chiamata della Nazionale. Solo il fatto di farne parte anche se non da protagonisti è un orgoglio. Acerbi probabilmente è troppo pieno di se per apprezzare questo” e anche: “Magari se Bonucci e Chiellini a 37 anni dicevano no a Mancini col cavolo lo vincevamo un altro Europeo. Sicuramente Acerbi non farà parte di un progetto a lungo termine vista l’età, ma poteva pur sempre dare una mano ai ragazzi più giovani. Ha fatto la solita figuraccia”
Il web è scatenato: “La risposta di Acerbi a Spalletti offende l’intelligenza di tutti. Lui poteva serenamente dire che non era interessato a tornare dove non era stato trattato benissimo (alcune parole del ct sgradevoli), ma ha avuto tempo di dirlo nel momento della pre-convocazione e in quello della convocazione. Non via messaggino a cinque giorni da Norvegia-Italia. Mancanza di rispetto totale. La sua. Meglio pensare che abbia chiuso con la nazionale per sempre” e infine: “Certo che ha chiuso con la nazionale. Spalletti, se lo conosco un po’, preferirà portare un 18enne invece di uno che rifiuta la nazionale. È caduta la maschera. Dovrebbe essere un uomo saggio a 37 anni. Invece…”.
La sentenza di Buffon
Sul tema ha detto la sua anche il capodelegazione della Nazionale, Gigi Buffon: «In linea di massima quando un calciatore dice di no, non lo fa verso Luciano Spalletti ma a dice no a qualcosa di più grande come l’Italia. Noi dirigenti, così come il CT, per un certo periodo della nostra vita, abbiamo l’onore di rappresentare l’Italia. E la maglia azzurra è un valore unico e imprescindibile. Da parte del giocatore c’era stata una certa disponibilità, poi c’è stato un ripensamento più che legittimo perché non possiamo sindacare sulle scelte dei singoli. Ha voluto pensarci qualche giorno in più e alla fine ne prendiamo atto».