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Italia: da Spalletti replica pungente a Sarri, poi avverte Kean e tende la mano ad Allegri 

Il c.t. risponde alla polemica sugli impegni della Nazionale sollevata dal collega della Lazio, ricorda al centravanti della Juventus i principi del gruppo azzurro e fa pace con il tecnico bianconero 

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Fabrizio Napoli

Fabrizio Napoli

Giornalista

Giornalista professionista, per Virgilio Sport segue anche il calcio ma è con la pallanuoto che esalta competenze e passioni. Cura la comunicazione di HaBaWaBa, il più grande festival di waterpolo per bambini al mondo

L’importanza dell’Italia per gli italiani (in lieve polemica con Maurizio Sarri), il ritorno di Kean e Bonaventura, la mano tesa ad Allegri: questo e molto altro nella conferenza stampa del c.t. Luciano Spalletti prima degli impegni della Nazionale contro Malta e Inghilterra.

Nazionale, Spalletti ambasciatore dello sport italiano

Prima di parlare dell’impegno della sua Italia contro Malta nella gara valida per le qualificazioni ai prossimi Europei, Luciano Spalletti ha accolto con felicità la targa consegnatagli dal Ministro degli Esteri Antonio Tajani, oggi in visita a Coverciano, e la nomina ad ambasciatore dello sport italiano. “La ringrazio per questo incarico che mi riempie d’orgoglio – le parole del c.t. -, ma devo diventare migliore di quello che sono. Le responsabilità rendono le persone più forti. Sono sicuro di ricevere il supporto dei miei calciatori che saranno partecipi di questo nuovo incarico. Dobbiamo essere come gli insegnanti che ne sanno più degli alunni o dei medici più dei pazienti. Grazie davvero ministro”.

Italia, la replica di Spalletti alla polemica di Sarri

Passando ad argomenti più strettamente calcistici, Spalletti ha risposto a Maurizio Sarri, tecnico della Lazio, che si era lamentato del calendario troppo fitto delle nazionali. “Sarri lo stimo moltissimo, ha sentimento per questo sport, ha amore. Anche io quando ero allenatore di club ero più contento se qualcuno dei miei giocatori restava a casa, soprattutto quelli che facevano lunghi viaggi”. Tuttavia Spalletti ha chiuso l’argomento con una battuta pungente all’indirizzo del suo collega. “Quindi il commento alle sue parole è che noi non vogliamo mandarglieli a casa peggiorati i calciatori ma migliorati – ha detto Spalletti – e poi la maglia della Nazionale deve stare a cuore a tutti. Anche a lui”.

Italia, Spalletti su Immobile, Zaccagni, Chiesa e Bonaventura

Spalletti ha inoltre rivelato di aver parlato di recente con Sarri delle condizioni di Ciro Immobile, a cui il c.t. ha risparmiato la convocazione in Nazionale. “Su di lui era arrivata una comunicazione da parte del medico della Lazio per un problema di natura fisica. Ci siamo parlati e poi ho parlato al calciatore e abbiamo tutti insieme contribuito alla conclusione che era meglio che il calciatore restasse a riposo perché anche lui sentiva questa necessità”.

Più avanti Spalletti ha poi parlato anche dell’indisponibilità di Zaccagni e Chiesa, confermando di essere in contatto con gli staff di Lazio e Juventus, e s’è lasciato andare a una battuta sulla convocazione del 34enne Bonaventura: “L’altra volta ho fatto fatica a non chiamarlo, l’unica cosa su cui ero titubante era l’età, ma se quelli di questa età fanno vedere queste cose bisogna portare anche lui”.

Italia, Spalletti avverte Kean

La grande novità tra i 27 convocati di Spalletti per le partite contro Malta e Inghilterra figura Moise Kean: in conferenza il c.t. dell’Italia ha lanciato un avvertimento al centravanti della Juventus, spiegandogli che per giocare in Nazionale bisogna essere inappuntabili anche sul piano disciplinare. “Non conosco i suoi vecchi comportamenti, per me i calciatori sono creature speciali e li tratto da tali – ha detto Spalletti -. Ma allo stesso tempo voglio risposte speciali. Qui non si viene a ridacchiare dietro quello che si fa in campo o i minuti che passiamo a Coverciano. Si viene a stare sereni, anche a divertirsi, è un gioco ma è un gioco che richiede molta serietà e professionalità. Andando a fare delle ricerche, c’è un libro degli All Blacks che si intitola ‘Niente teste di c…’ e credo renda bene l’idea. Qui si fanno le cose seriamente. Serve sacrificio per portare a casa il risultato”.

Italia, Spalletti e la mano tesa al “nemico” Allegri

Spalletti cita Kean anche quando parla del suo centravanti ideale. “Il calcio moderno ci ha fatto vedere che la fisicità è un bel presupposto di partenza. Se potessi scegliere il mio centravanti, sarebbe come Kean e Scamacca che hanno queste caratteristiche. Scamacca forse è anche un po’ più pulito come tocco di palla e qualità nello stretto. Kean è più fisico e massiccio per metri”. Con Kean Spalletti parlò durante la sua visita alla Juventus, dove si intrattenne anche con Allegri, con cui negli anni ha avuto qualche battibecco. “Ci ho parlato quando sono stato alla Juve a trovare Kean – ha detto il c.t. -. Con lui non ho assolutamente niente, anzi mi sta molto simpatico”.

Italia, Spalletti e gli interisti per il cambio di modulo

Infine Spalletti apre alla possibilità di un cambio di modulo da parte della sua Italia, schierata per ora sempre con il 4-3-3. “Si può fare ancora qualcosa di differente. 4-3-3 o 4-2-3-1 è una cosa facile da fare, sei più offensivo, basta poco, ci sono dieci metri di differenza – le sue parole – . Poi è chiaro che avere tra le linee un giocatore come Perrotta o averci Del Piero o Baggio sono differenti come situazioni. Ma nel convocare Acerbi, Bastoni, Darmian, Dimarco c’è anche la possiblità di fare la difesa a tre e il centrocampo a cinque”.

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