Ha appeso le scarpine al chiodo da un pezzo, Eric Cantona, ma quando si tratta di scendere in campo per ragioni politiche, non si tira mai indietro. “King Eric” ha imitato Kylian Mbappé invitando i cittadini francesi a recarsi alle urne domenica e votare contro il partito di estrema destra di Marine Le Pen, dato per favorito nel secondo turno delle elezioni legislative.
- Euro2024, Mbappé invita i francesi a votare contro Le Pen
- Cantona come Mbappé: l’appello a votare contro Le Pen
- Il cuore a sinistra di Cantona
- Cantona e il calcio al fascista mai rimpianto
Euro2024, Mbappé invita i francesi a votare contro Le Pen
Dopo l’appello in occasione del primo turno delle elezioni legislative, in vista del secondo Kylian Mbappé è tornato a invitare i cittadini francesi ad andare a votare per arginare la crescita di Rassemblement National, il partito di estrema destra guidato da Marine Le Pen e Jordan Bardella che è risultato al primo posto dopo il voto dello scorso 30 giugno.
“Un esito catastrofico, C’è bisogno di andare a votare ora più che mai” perché la situazione è critica”, ha detto Mbappé, il cui appello ha trovato oggi sponda in un’altra icona del calcio francese.
Cantona come Mbappé: l’appello a votare contro Le Pen
Anche Eric Cantona, infatti, ha voluto far sentire la sua voce in vista del secondo turno delle elezioni legislative in programma domenica. “Come diceva mio nonno Pedro, repubblicano spagnolo che combatté il fascismo: ‘No pasarán! Preferisco morire che vivere in ginocchio’. Io non ho dimenticato la mia storia!”, ha scritto Cantona su Instagram, prendendo chiaramente posizione contro il partito di Le Pen e Bardella.
Il cuore a sinistra di Cantona
La posizione di Cantona non può sorprendere chi ben conosce bene “King Eric”, come era chiamato ai tempi del Manchester United. Cantona ha sempre dichiarato di avere il cuore a sinistra, anche a causa della sua storia familiare: il nonno citato nel post di oggi era catalano e repubblicano, fu costretto a fuggire a Marsiglia dopo la vittoria dei franchisti nella guerra civile spagnola.
Divenuto un attore affermato, Cantona ha lavorato accanto a un narratore delle lotte proletarie come il regista Ken Loach nel film “Il mio amico Eric” e si è spesso impegnato anche in favore della causa palestinese, lotta cara al mondo della sinistra internazionale.
Cantona e il calcio al fascista mai rimpianto
Anche il gesto che più ha alimentato la fama di calciatore geniale quanto imprevedibile di Cantona ha una radice politica. Parliamo del calcio volante rifilato dall’asso francese a un tifoso del Crystal Palace durante la partita del 25 gennaio ’95, che costò a Cantona una squalifica di 9 mesi da parte della FA, oltre che una condanna di 2 settimane di carcere (poi convertita in 120 ore di servizio civile).
Più tardi si venne a sapere che quel tifoso, tale Matthew Simmons, era membro del Fronte Nazionale Britannico, partito xenofobo inglese, e che all’uscita di Cantona dagli spogliatoi gli aveva rivolto il saluto fascista, urlandogli “Tornatene nel suo paese!”, provocando la reazione del calciatore. Reazione di cui Cantona non s’è mai pentito: “Il miglior momento della mia carriera? Quando ho preso a calci il fascista – disse qualche anno fa in un’intervista – Anzi il calcio avrei dovuto darglielo più forte”. Può King Eric mai tirarsi indietro davanti al rischio dell’estrema destra al potere nel suo paese?