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Italia, Mancini si è dimesso da ct: Conte o Spalletti in pole per sostituirlo

Decisione a sorpresa dell'allenatore azzurro che solo pochi giorni fa era stato investito di pieni poteri dalla Figc, aspetta chiamate in Premier?

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Fabrizio Piccolo

Fabrizio Piccolo

Giornalista

Nella sua carriera ha seguito numerose manifestazioni sportive e collaborato con agenzie e testate. Esperienza, competenza, conoscenza e memoria storica. Si occupa prevalentemente di calcio

Quando ieri si era sparsa la voce del sogno di Allegri di voler andare ad allenare la nazionale dopo aver vinto magari lo scudetto con la Juventus, idea rilanciata da Sportmediaset, nessuno pensava che il dopo-Mancini potesse essere così immediato ma con una mossa a sorpresa il ct ha deciso di dimettersi.

La Figc informa delle dimissioni di Mancini

Con un comunicato, che per essere domenica è quantomai insolito, la Figc ha informato tutti del fatto: “La Federazione Italiana Giuoco Calcio comunica di aver preso atto delle dimissioni di Roberto Mancini dalla carica di Commissario Tecnico della Nazionale italiana, ricevute ieri nella tarda serata”.

“Si conclude, quindi, una significativa pagina di storia degli Azzurri, iniziata nel maggio 2018 e conclusa con le Finali di Nations League 2023; in mezzo, la vittoria a Euro 2020, un trionfo conquistato da un gruppo nel quale tutti i singoli hanno saputo diventare squadra. Tenuto conto degli importanti e ravvicinati impegni per le qualificazioni a UEFA Euro 2024 (10 e 12 settembre con Nord Macedonia e Ucraina), la FIGC comunicherà nei prossimi giorni il nome del nuovo CT della Nazionale”.

Mancini inquieto da tempo

Chi conosce bene Mancini sa che da tempo l’allenatore jesino era insoddisfatto e che meditava questa mossa ma stupisce la tempistica. Perchè non farlo dopo la Nations League? E soprattutto perché solo pochi giorni dopo essere stato investito di pieni poteri dalla Figc nel giorno delle nuove nomine dei tecnici giovanili?

Sarà lui stesso probabilmente a spiegare quanto prima il perché di questa decisione. Difficile che abbia avuto già offerte intriganti, anche se dagli arabi ci si può aspettare di tutto. La cosa sicura è l’amore di Mancini per la Premier dove al momento tutte le panchine sono occupate ma dove anche basta qualche scivolone per aprire situazioni interessanti. Altra ipotesi un anno sabbatico sperando nel Real che da giugno sarà orfano di Ancelotti che allenerà il Brasile.

Entrato in carica il 14 maggio 2018, dopo il breve “regno” di Di Biagio, Mancini ha collezionato 61 panchine azzurre (39 vittorie, 13 pareggi e 9 sconfitte), con la “perla” della vittorie di Euro 2020 e con due qualificazioni alle finali di Nations League.

Per il suo erede Conte in pole seguito da Spalletti

In pochi giorni verrà reso noto il nome dell’erede di Mancini sulla panchina dell’Italia ma in pole ci sarebbe Antonio Conte. Lasciata la Premier l’ex tecnico dell’Inter aveva lanciato da tempo segnali per voler rientrare in Italia e già quando lasciò la panchina azzurra parlò di “arrivederci”. Altro nome caldo è quello di Spalletti, fresco di scudetto col Napoli. Più defilate le figure di Cannavaro o Gattuso.

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