E se avessero fatto tutti i conti senza l’oste? Da due giorni si dà per fatto o quasi il sì di Claudio Ranieri alla Nazionale, ma la prima scelta della Figc potrebbe essere costretta a rifiutare per…colpa della Figc. Repubblica porta alla luce una norma che vieterebbe il doppio incarico: in sostanza Ranieri non potrebbe mantenere il ruolo di senior advisor della Roma se accettasse la panchina azzurra.
Il colpo di scena
A mettere i bastoni tra le ruote è l’articolo 40 del Regolamento del settore tecnico, che al comma 4 recita: “Gli Allenatori Responsabili delle Squadre Nazionali della F.I.G.C. ed i loro Vice nel corso della medesima stagione sportiva, non possono tesserarsi né, indipendentemente dal tesseramento, svolgere attività per società, neppure con mansioni diverse, salvo che il contratto economico non sia stato risolto consensualmente”. Tradotto: o fai il ct azzurro e nient’altro o niente panchina perchè neanche un vice non solo non può essere tesserato di un club, ma non può svolgere qualsiasi attività per una società.
La disponibilità dei Friedkin
I Friedkin erano sembrati disponibili a “prestare” Ranieri all’Italia, un atto dovuto soprattutto nei confronti di sir Claudio che avrebbe potuto coronare la sua leggendaria carriera da tecnico a dispetto dei suoi reiterati “basta panchine, al massimo quella dei giardinetti” ma non intende privarsi dei consigli del suo uomo di fiducia. Ranieri aveva anche il compito di “tutelare” Gasperini, è una figura di garanzia nei confronti dei tifosi e della città.
Le soluzioni
Come uscire dall’impasse? Una soluzione potrebbe essere, ma è da verificare, quella di invertire i ruoli: Ranieri resterebbe un dipendente della Roma con il suo ruolo ma potrebbe fungere da “consulente” per la Figc. Una sorta di grande saggio, un tutor che di fatto fungerebbe da selezionatore lasciando la panchina a un tecnico federale (Bollini, Favo, Nicolato o Nunziata) o a un “fedelissimo” di sir Claudio (De Rossi?) con cui agire in ticket. L’altra strada riporta a Pioli, la seconda scelta, che potrebbe liberarsi molto più facilmente del suo contratto in Arabia. Meno percorribile l’ipotesi delle dimissioni di Ranieri dalla Roma: il tecnico di Testaccio è uomo di parola e quella parola l’ha data alla Roma.
