Diciamoci la verità: la sensazione che Mateo Retegui potesse volare nelle mani di Gian Piero Gasperini ce l’avevamo un po’ tutti. L’impatto dell’italo-argentino a Bergamo è stato però forse più clamoroso del previsto. Basti pensare che il Chapita, così come veniva chiamato in patria, ha finora già messo a segno gli stessi gol (7) realizzati in tutto lo scorso campionato col Genoa. L’intuizione di Mancini era insomma corretta. E se la gode anche Spalletti.
- 7 volte Retegui: è capocannoniere
- Gli infortuni che hanno condizionato la scorsa stagione
- Da Mancini un grande regalo a Spalletti
7 volte Retegui: è capocannoniere
Sette gol in sette partite sono un bottino straordinario. Mateo Retegui è capocannoniere in Serie A, al pari dell’interista Marcus Thuram. Con la tripletta al Genoa, sua vecchia squadra, il 25enne di San Fernando ha già eguagliato il numero di marcature della scorsa stagione. Sette gol nelle sue prime sette partite con il suo nuovo club, eguagliato il record di altri grandi come Emiliano Bonazzoli, Dario Hübner, Mario Balotelli e Roberto Baggio nell’era dei tre punti a vittoria. Solo Luis Muriel, con otto reti, ha fatto meglio nelle prime sette presenze in Serie A con l’Atalanta. La Dea ha insomma indovinato l’acquisto, realizzato solo a causa dell’infortunio di Scamacca che ha aperto al bomber italo-argentino le porte di Bergamo.
Gli infortuni che hanno condizionato la scorsa stagione
Una parte del merito va attribuita, però, anche ad Alberto Gilardino. Il tecnico del Genoa, che non sta vivendo un ottimo momento anche a causa delle partenze dei suoi big, ha lavorato tantissimo sulla crescita dell’attaccante aiutandolo nell’impatto col calcio europeo. Retegui, poi, ha pagato nella scorsa stagione anche una condizione fisica precaria all’inizio oltre all’esplosione di Gudmundsson che gli ha tolto il posto da primo attore sul palco.
Da Mancini un grande regalo a Spalletti
L’intuizione più importante, però, l’ha avuta Roberto Mancini. L’ex allenatore della Nazionale italiana, oggi all’Arabia Saudita, convocò Retegui quando era un perfetto sconosciuto accelerandogli di fatto il grande salto in Europa. Oggi l’italo-argentino può diventare un punto fermo anche per Luciano Spalletti, considerata anche la scarsa abbondanza di bomber nel Belpaese. Una soluzione che fa contenti proprio tutti nella speranza che l’attaccante continui così.