Ennesimo day after complicato per l’Italia del calcio. La domanda posta per l’ennesima volta è come si riparte? La speranza è che la risposta al quesito ce l’abbia Luciano Spalletti, visibilmente deluso dopo il terribile ko con la Norvegia ma pronto a difendere il suo gruppo. Così, mentre Donnarumma parla di sconfitta inaccettabile, il Ct pensa alla Moldavia e a programmare un incontro con Gravina dall’epilogo incerto.
- Il progetto migliore per l'Italia
- La furia di Spalletti
- L'incontro con Gravina e il rifiuto alle dimissioni
Il progetto migliore per l’Italia
Norvegia prima e Moldavia poi. Non sono il Brasile di Ronaldo il Fenomeno o l’Argentina campione del mondo, però per l’Italia di oggi bastano e avanzano avversari di questo tipo per mandarci in crisi. Inutile soffermarsi sulla prestazione, piuttosto meglio settare il focus sulla difesa del gruppo da parte di Spalletti: “Io faccio sempre capo a questo gruppo qui, è un gruppo che ho scelto e guardato. Si va avanti con questo progetto, è il migliore che abbiamo valutato“.
La furia di Spalletti
Tra la tifoseria azzurra c’è grande delusione e non potrebbe essere altrimenti. E’ trapelata sia allo stadio, sotto la pioggia di Oslo, che sui social con Luciano Spalletti finito inevitabilmente nel mirino della critica. C’è chi ne chiede la testa, anche in virtù di un Europeo giocato decisamente male. Il Ct per ora non se ne cura e va avanti: “Bisogna andare avanti con questo gruppo“.
E sulle polemiche c’è qualcosa che dà veramente fastidio al selezionatore: “Polemiche poche, se mi sento solo no, ma anche se fossi solo sono il responsabile di questa cosa qui, non c’è nessuna compassione da fare a nessuno. Quello che mi dà più fastidio è quando qualcuno dice che vuole venire in mio soccorso perché da solo non ce la faccio, questo mi manda in bestia“.
L’incontro con Gravina e il rifiuto alle dimissioni
La domanda che si fanno tutti è cosa succede ora? Intanto l’Italia si prepara al prossimo match di lunedì sera contro la Moldavia. Poi Spalletti ha preannunciato un incontro con Gravina. Dalle parole del 67enne toscano traspare la voglia di non mollare e portare avanti la missione. Ma sui social, tra tifosi e illustri opinionisti, c’è anche chi caldeggia l’opzione Claudio Ranieri per dare una svolta.
Come ben sappiamo, tuttavia, il tecnico testaccino ha abbandonato la professione accettando il ruolo di consigliere del presidente della Roma. Altri nomi al momento non se ne fanno e non è che sul mercato ce ne siano chissà quanti disponibili. Il Mancini-bis non entusiasma e Stefano Pioli pare fortemente indirizzato verso Firenze. Toccherà effettivamente a Spalletti evitare il terzo fallimento consecutivo per gli azzurri?
